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Palermo, nessun rischio di inquinamento dal rogo della discarica di Bellolampo

Vertice in prefettura con il sindaco Lagalla: registrati picchi di benzene e polveri martedì e mercoledì ma «già oggi i valori sono ben al di sotto della soglia di rischio»

Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla

Sono stati registrati picchi di benzene e polveri nel corso delle giornate di martedì e mercoledì, ma «già oggi i valori sono ben al di sotto della soglia di rischio». Lo ha affermato l’Arpa, riferendosi all’incendio in corso nella discarica palermitana di Bellolampo. «L'inquinamento da diossina è un dato che scientificamente si può ottenere solo dopo analisi che durano circa 72 ore - afferma il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla - e speriamo, dunque, di avere i primi riscontri entro domani».

«La combustione - ha proseguito al termine della conferenza di servizi che si è svolta oggi in Prefettura - continua nella quarta vasca, inutilizzata, della discarica di Bellolampo, ma molto vicina alla terza dove si abbancano i rifiuti. Per questa ragione, ho chiesto alla Regione Siciliana un concreto aiuto economico che è prontamente arrivato e di questo ringrazio per l’attenzione e la loro sensibilità il presidente Schifani e il governo della Regione. Oggi, con i tecnici degli assessorati regionali competenti, il prefetto di Palermo e i Vigili del fuoco, abbiamo anche posto il problema del provvisorio conferimento dei rifiuti della città in un’area che fa sempre parte della discarica e che accoglierà, secondo alcune precauzioni, gli scarti per i prossimi 15 giorni, tempo utile per fare abbassare le temperature e riprendere l’uso della vasca ordinaria. Inoltre, per questa operazione contiamo sul supporto di ulteriori mezzi, rispetto a quelli già a disposizione della Rap, da parte del Genio militare e dell’Esa, Ente di sviluppo agricolo della Regione, che ringrazio».

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