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Palermo, il murale "Fiumi di vita" unisce Palazzo Reale e Danisinni

Presentata l'opera di Igor Scalisi Palminteri voluta dalla Fondazione Federico II

Lontani solo 700 metri ma sembra un’altra realtà. La distanza tra il quartiere Danisinni e il Palazzo Reale di Palermo, sede dell’Assemblea regionale è minima eppure le dinamiche sociali hanno scavato un solco enorme tra i due pezzi di città, che oggi vengono riuniti attraverso la bellezza, anzi un fiume. Igor Scalisi Palminteri ha presentato oggi la sua ultima opera: "Fiume di vita" il titolo, un murale che richiama il tema dell’acqua, caro alla Fondazione Federico II che ha avviato il progetto artistico, e l’iconologia arabo-normanna presente nei mosaici della Cappella Palatina, in particolare la flora e la fauna.

L’opera sorge li dove fino a qualche giorno prima c’era una scalinata araba parte integrante dell’itinerario arabo normanno, anche perché rappresenta il passaggio pedonale strategico, oggi attraversato anche da molti turisti, che unisce il Palazzo Reale, Danisinni e il Palazzo della Zisa, distante pochi minuti a piedi. «Io e la mia squadra abbiamo dipinto un satellite che ci riporta alla bellezza dei mosaici – ha detto Igor Scalisi Palminteri -. Abbiamo tentato di riproporre la meraviglia che troviamo a Palazzo Reale. Nel momento in cui la Fondazione Federico II e Frà Mauro (parroco del quartiere) mi hanno chiesto intervenire qui già due anni fa, ho subito pensato al mosaico e al Papireto, del quale mi parlano sempre, che è lì, presente sotto terra. Attraverso una mimesi lo rappresentiamo e lo evochiamo, non come malinconia del passato, ma come trampolino per poter spiccare il volo e tuffarci dentro quest’acqua. Sono felice che a fine luglio succeda qualcosa in questo quartiere dove succedono poche cose, solitamente concentrate in altre zone della città».

Presenti sul posto tutti gli attori che hanno collaborato alla realizzazione del progetto tra cui l’assessore alla Cultura Giampiero Cannella, il direttore Generale della Fondazione Federico II Patrizia Monterosso e Fra Mauro: «È un intervento di recupero dell’identità iconografica di Palazzo Reale che si materializza nel quartiere Danisinni, situato all’interno dell’itinerario arabo-normanno, a poche centinaia di metri dal Palazzo – afferma Monterosso -. L’arte, ancora una volta, riesce ad unire, questa volta ricreando un legame concettuale di identità culturale e sociale tra uno dei luoghi più visitati, ovvero il Palazzo Reale e un quartiere che sta cercando di uscire da una marginalità immeritata».

Grazie a questa opera, Danisinni riacquista un volto che aveva perduto e la bellezza fa da strumento per la riqualificazione del quartiere: «Vogliamo che il paesaggio bello a livello esteriore rifletta la bellezza dell’animo umano, facendo sì che i luoghi abitati possano esprimere bellezza - sottolinea il Parroco della Chiesa Sant’Agnese del rione -. L’arte, pertanto, ha una funzione pedagogica e culturale molto efficace nel nostro rione ed è presente negli spazi comuni, nella biblioteca, nella fattoria, attraverso le mostre». Fra Mauro da anni semina e lotta per la rigenerazione urbana del quartiere, che adesso ha l’obiettivo di diventare un punto di riferimento all’interno dell’itinerario Unesco, assumendo un importante snodo culturale e attrattivo: «Un progetto di riqualificazione dall’altissimo valore simbolico per il quartiere Danisinni - dice Cannella -. È un intervento tangibile che rientra nel più ampio percorso di valorizzazione dell’identità storica del luogo, creando un legame, sempre più stretto, tra i siti dell’itinerario arabo-normanno».

Nel video Patrizia Monterosso, direttrice generale della Foanzione Federico II, Igor Scalisi Palminteri artista, Giampiero Cannella assessore alla Cultura e Fra Mauro parroco della chiesa di Sant'Agnese

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