Malcontento e delusione tra i residenti di Sferracavallo, la borgata marinara di Palermo. Il Comune ha disposto il divieto di balneazione temporaneo dopo che le analisi dell’Asp hanno evidenziato in alcuni tratti del mare, il superamento del valore limite stabilito per gli entorococchi intestinali (batteri fecali), in alcuni casi fino a dieci volte sopra la soglia prevista dalla legge. E così il sindaco Roberto Lagalla ha emesso un’ordinanza su proposta del dirigente dell'ufficio Igiene e sanità Marina Pennisi, condivisa dall'assessore comunale Rosi Pennino.
I divieti sono scattati dopo i prelievi nei seguenti tratti di mare. Baia del Corallo (superamento del valore limite del parametro microbiologico, enterococchi intestinali pari a 2800 +/-200), stabilimento bagni (1140 +/-200), via Barcarello (1370 +/-200) e via del Tritone (2920 +/-200). La presenza di entorococchi all'interno delle acque di balneazione è indice di contaminazione fecale e il limite accettato per le acque marine è di 200 Ufc (unità formanti colonie)/100 ml.
“Purtroppo sono situazioni che si verificano puntualmente – dice l’assessore all’Igiene, Rosi Pennino –. L’ordinanza emessa dal sindaco non è altro che la giusta conseguenza di un alert lanciato dall’organo sanitario che non potevamo ignorare. In questa vicenda, però, mi sento di tranquillizzare la città tutta perché c’è grande attenzione da parte del mio assessorato proprio sul fronte della sicurezza igienico-sanitaria. Sappiamo che l’Asp fa prelievi regolari e ci comunica puntualmente, con cadenza di ogni dieci giorni circa, i risultati sia positivi che, come in questo caso, negativi. Lo stato di salute delle nostre acque è costantemente monitorato”. Alta l’attenzione anche da parte dell’assessore comunale ai Lavori pubblici, Totò Orlando che assicura: “Domattina stesso farò effettuare delle verifiche ai miei uffici per conoscere nel dettaglio la situazione degli impianti di Sferracavallo per eventualmente attivare tutte le procedure necessarie per la risoluzione del problema”.
Intanto il malcontento tra i residenti della borgata è tanto. L’estate non è iniziata nel migliore dei modi con un divieto di balneazione che verrà revocato soltanto “dopo esiti analitici favorevoli dei campionamenti di controllo, che attestino il rientro dei valori nei limiti di legge”, si legge ancora nell’ordinanza. “Gli abitanti e i villeggianti sono arrabbiati – dice Simone Aiello, consigliere di circoscrizione nonché fondatore del comitato cittadino ‘Il mare’ di Sferracavallo –. Un divieto di balneazione alle porte dell’estate è come una beffa. Già a luglio dello scorso anno si era verificato un episodio del genere ed era stato stabilito, anche in quell’occasione, il divieto di balneazione. Ma quest’anno eravamo fiduciosi che la situazione potesse essere migliore visto che con il nuovo sistema di sollevamento a monte dei liquami, non avvengono più sversamenti sotto costa. Eppure, qualcosa è andato storto. Temiamo ci possa essere un guasto all’altezza degli scivoli, o ancora che il maggior flusso di presenze nella borgata possa avere inciso. Adesso anche l’Amap farà le indagini. Già da giorni ci siamo accorti di liquidi strani e maleodoranti in acqua. Speriamo che la situazione rientri alla normalità il prima possibile”.
Entrano in gioco adesso pure polizia municipale ed Amat per procedere all’affissione dei divieti di balneazione, con “appositi cartelli – si legge ancora nell’ordinanza - riportanti la dicitura ‘Divieto temporaneo di balneazione’, presso i corrispondenti punti di campionamento”.
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