Meno quattro giorni al concertone di Vasco Rossi allo stadio Barbera. L’evento porterà in città migliaia e migliaia di persone, 55 mila i biglietti venduti fuori città. E fra polemiche, piano traffico da organizzare diffusamente e le aree da individuare per le centinaia di autobus in arrivo da ogni parte della Sicilia (ma non solo) la città si avvia a uno stress-test da grande occasione.
Già sul piazzale davanti allo stadio vige un'ordinanza che lo tiene libero e riservato al transito dei mezzi della produzione impegnata nell'allestimento del palco e delle strutture di servizio allo show del 22 e del 23 giugno. Una delle questioni più delicate riguarda il posizionamento dei bus provenienti da ogni dove che scaricheranno i fan del Blasco. Saranno almeno 250 per ogni giornata. L'ordinanza non è stata ancora pubblicata, ma gli spazi individuati sono sostanzialmente due: il piazzale Gaspare Ambrosini, dalle parti di viale Francia, vicino agli svincoli dell'autostrada, in cui vigerà il divieto di sosta con rimozione tranne appunto che per i bus; e gli spazi della Fiera del Mediterraneo. Entrambi i luoghi sono equidistanti dallo stadio: a piedi è facile raggiungere il Renzo Barbera. Lo smistamento dei mezzi nelle varie aree dovrà essere a cura del personale dell'organizzazione o dell'amministrazione. Sono anche previsti altri spazi nel caso in cui i due principali posteggi individuati si riempissero. Bus turistici e altri mezzi possono usufruire del parcheggio Basile, di quello di via Nina Siciliana e del cosiddetto piazzale Giotto (che si chiama piazzale John Lennon, un nome azzeccato per degli appassionati di rock).
Per quanto riguarda le aree immediatamente nei pressi dello stadio, si adotterà lo stesso tipo di piano traffico che solitamente viene preso a modello quando ci sono le partite di calcio.
Nonostante l’amministrazione abbia annunciato che il canone d’affitto dello stadio incassato dal Palermo Calcio verrà interamente destinato a interventi di miglioramento della stessa struttura, ancora ci sono code polemiche. Come quello che il consigliere d’opposizione Giulia Argiroffi pone con una precisazione: «Siamo felici perché il concerto è importantissimo per Palermo, ma cresce l'imbarazzo per il danno erariale che cela e per il quale aspettiamo le verifiche della procura: un bene comunale non può essere sfruttato da privati per guadagni milionari senza che il Comune ne tragga alcun vantaggio . E come se non bastasse emergono ulteriori inaccettabili danni per il Comune, visto che la polizia municipale deve gestire da sola mobilità e sicurezza straordinari».
Su quest’ultimo punto, in effetti, c’è una lettera del comandante della polizia municipale, Margherita Amato, la quale senza ottenere risposta ha posto l'accento sui «gravosi impieghi che non potranno essere affrontati con le sole risorse ordinarie». In pratica, viene esplicitato che devono essere messi in campo solo per l’evento almeno 70 agenti in più per ogni serata, per un costo stimato di 19.600 euro. Ma chi deve pagare? Il regolamento recentemente approvato prevede il pagamento a carico degli organizzatori. Ma su questi concerti sarebbe stato eccepito che il regolamento è stato approvato successivamente alla richiesta presentata al Comune. Risultato? C’è chi paventa il rischio che tutti i vigili in servizio vengano dirottati sullo show. Lasciando sguarnito il resto della città.
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