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Parla la sorella del 15enne pestato in via Maqueda: «Dateci una mano a trovare i colpevoli»

«Voglio sapere se c'è chi ha visto e può dare una testimonianza. Magari qualcuno che ha ripreso la scena o che ha fatto una foto». Vuole trovare i colpevoli la famiglia di un 15enne palermitano aggredito selvaggiamente stanotte a Palermo.  E lo fa tramite le parole di una delle sorelle del ragazzo, Martina D, di cui non pubblichiamo il cognome a tutela del minore.

«I carabinieri ci hanno detto di raccogliere dettagli prima di sporgere denuncia, altrimenti potrebbe essere difficile trovare i colpevoli - dice la donna a Gds.it -. Per questo motivo invito chi ha visto di aiutarci. Mio fratello non sta bene, è traumatizzato per ciò che gli è successo. Ha un trauma facciale e gli hanno perfino rotto due denti».

Era all'incirca l'una di notte quando il ragazzo palermitano stava uscendo dalla discesa dei Giovenchi con un coetaneo. All'incrocio con via Maqueda è stato fermato da quattro ragazzi, tre maschi e una femmina di età compresa tra i 20 e i 25 anni, che volevano impossessarsi del cellulare del giovane. Alla prima velata opposizione uno dei tre uomini ha colpito con un pugno il 15enne che ha avuto la prontezza di consegnare il suo smartphone all'amico, dopo aver tolto i soldi che teneva all'interno della cover, chiedendogli di scappare.

Rimasto solo con  i suoi aggressori, il ragazzo ha tentato di difendersi, ma i tre lo hanno picchiato con pugni al volto: «Erano tre contro uno - spiega Martina - mentre la donna che era con loro rideva per ciò che stava accadendo. Per fortuna sono intervenuti dei signori che gestiscono un negozio in via Maqueda, cercando di calmare i tre. Gli hanno anche detto di vergognarsi per quel che stavano facendo, visto che erano tre contro un ragazzino. Poi - prosegue la donna - lo hanno fatto entrare nel loro locale per proteggerlo. Dopo poco, però, mio fratello, impaurito, dolorante e col viso insanguinato, è scappato via in direzione teatro Massimo dove ha incontrato due carabinieri che lo hanno aiutato».

Sul posto è arrivata un'ambulanza e la vittima dell'aggressione è stata condotta al Policlinico di Palermo:

«Ad avvisarci è stata mia sorella, che si trovava nei paraggi perché era uscita con mio fratello - racconta la sorella -. Io e mia madre, nel cuore della notte, siamo scappate in ospedale dove c'era mio fratello col volto tumefatto in compagnia dei carabinieri. Adesso è a casa ma deve essere tenuto sotto controllo per il trauma facciale. Sono saltati via anche due denti».

Il ragazzo, ancora in stato di choc, non è stato in grado di ricostruire perfettamente la dinamica dell'aggressione, ma in linea di massima ha descritto quelle tre persone che ieri sera lo hanno picchiato e derubato e la donna che era con loro: «Alla fine sono riusciti a portargli via solo 25 euro - precisa la sorella del 15enne -. Volevano anche la cinta dei pantaloni ma non sono riusciti nel loro intento. Di loro sappiamo, dalla descrizione che ha fatto mio fratello, che uno di loro era robusto, aveva una maglia bianca e una croce al collo, un altro invece era magro ed alto. Mentre il terzo era più basso degli altri, circo un metro e sessanta. Avevano tutti i capelli scuri e corti. La ragazza li aveva lunghi e neri».

Domani la famiglia  del ragazzo sporgerà denuncia verso ignoti ma un fascicolo è già stato aperto d'ufficio dai carabinieri che ieri sera hanno raccolto la testimonianza della vittima del pestaggio e oggi hanno acquisito le immagini di videosorveglianza di alcuni negozi di via Maqueda. Chiunque  abbia visto qualcosa utile alle indagini può contattare i carabinieri.

 

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