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Il ricordo è vita: ecco i cortei e gli appuntamenti di Palermo in memoria della strage di Capaci

Il ricordo è vita, cortei e cerimonie in memoria della strage di Capaci

Un giorno della memoria fitto di appuntamenti, con centinaia di studenti coinvolti, con manifestazioni in tutta Palermo, con le forze dell’ordine mobilitate ma soprattutto con delle iniziative inserite nel calendario del 23 maggio in degli orari esatti che ricordano la strage del 1992, che fanno venire i brividi, che, per chi c’era in quella data, per chi ha vissuto l’angoscia dell’attentato, della notizia, per chi ha perso i propri cari, diventano un pugno nello stomaco, tolgono il fiato e fanno rivivere esattamente quel dolore.

Così, martedì 23 maggio sarà un giorno della memoria più intenso che mai. Un giorno per ricordare il 31° anniversario della strage di Capaci, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta. Ma le bombe allora non spezzarono solo quelle vite. Fu il periodo delle stragi di mafia. Tra il ‘92 e il ‘93 vennero uccise 27 persone e martedì, tra i tanti gesti simbolici che ripercorreranno quei momenti, verranno piantate proprio 27 piante di rose, tante quante le vittime.

Ma andiamo con ordine, scorrendo il calendario delle manifestazioni. Intanto, non arriverà a Palermo il premier Giorgia Meloni, impegnata nel Consiglio dei ministri per fronteggiare l’emergenza delle popolazioni alluvionate dell’Emilia Romagna. Il presidente del Consiglio si collegherà verso mezzogiorno con un video messaggio che sarà diffuso durante la cerimonia all’aula bunker. In città dovrebbe arrivare, invece, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per l’inaugurazione del giardino di Palazzo Jung in piazza Magione. Il ministro dovrebbe prendere poi parte anche all’apertura simbolica del cantiere per la realizzazione del museo, intitolato a Giovanni Falcone e a Paolo Borsellino, che dovrebbe essere pronto in autunno. Proprio qui, il primo gesto simbolico con la piantumazione delle 27 piante di rose.

I momenti principali della giornata della memoria, saranno trasmessi in diretta dalla Rai, dalle 10,30. Il palco centrale sarà in via Remo Sandron, davanti all’ingresso dell’aula bunker. Tra gli ospiti, la sorella del magistrato ucciso, Maria Falcone, il prefetto Maria Teresa Cucinotta, il procuratore capo Maurizio De Lucia, il procuratore nazionale antimafia Giovanni Mellillo, il vice comandante dei Ros, Gianluca Valerio, il capo della polizia Vittorio Pisani, il presidente della Regione Renato Schifani e il sindaco Roberto Lagalla. Tante le iniziative organizzate dalla questura ma nello stesso tempo un grande lavoro è stato portato avanti anche dalla Fondazione Falcone. In via Sandron, si riuniranno 80 giovani sindaci e tre vigili del fuoco ricorderanno i loro caduti. Le manifestazioni non saranno solo a Palermo ma anche in altre città d’Italia e grazie alla diretta televisiva, ci sarà un collegamento con Milano, Roma e Firenze, negli stessi luoghi dove 30 anni fa avvennero pure attentati di mafia.

La mattinata organizzata dalla polizia, invece, si svolgerà prevalentemente tra il Giardino della memoria e la caserma Lungaro. Dalle 9 del mattino fino a mezzogiorno, nel giardino diverse scolaresche saranno intrattenute con attività formative sul tema della legalità a cura dell’associazione Quarto-Savona 15 e del presidente, Tina Martinez Montinaro. Dopo le 12,30 è prevista alla caserma Lungaro la deposizione di una corona di alloro davanti alla lapide, nell’atrio del reparto scorte. A seguire, sempre in caserma, la visita del giardino in cui si  trova la teca della Quarto-Savona 15, ovvero quel che resta della Fiat Croma blindata, l’auto che insieme alla macchina del giudice Falcone, fu colpita dalla deflagrazione di circa 500 chili di tritolo allo svincolo di Capaci dell’autostrada A29 Palermo – Mazara del Vallo. Alle 13, in scaletta c’è la proiezione del docufilm “I ragazzi delle scorte: la Quarto Savona Quindici”, patrocinato dalla presidenza del Consiglio de ministri, in cui Tina Martinez Montinaro e l’Ispettore della polizia Dario Falvo svolgono il ruolo di protagonisti. Nel pomeriggio previsto l’intrattenimento per gli studenti dell’attore Pif nel Giardino della memoria dove sarà piantato anche un albero di ulivo, dedicato al prefetto Fulvio Sodano, alla presenza della moglie e del figlio. Nel pomeriggio un altro dei momenti forti, simbolo del dolore: alle 17.58, all’ora esatta dell’esplosione di tritolo, un trombettiere della polizia eseguirà il silenzio d’ordinanza.

Una nota anche per le iniziative della rete per la promozione della cultura antimafia, con 79 scuole coinvolte. Diverse delegazioni parteciperanno all’iniziativa all’aula bunker e numerosi cortei si snoderanno alla Noce, all’Arenella, a Bagheria e ad Altofonte. Sempre il 23 maggio, davanti all’aula bunker dell’Ucciardone alle 15, un folto gruppo di studenti si dirigerà verso l’albero Falcone.

Iniziative anche all’aeroporto dove, oltre a una mostra permanente che sarà inaugurata nell’area del ritiro bagagli dell’aeroporto, a cura dell’agenzia di stampa Ansa con Gesap, è previsto un altro dei momenti simbolo: nella sala imbarchi, alle 17,43, ovvero l’orario esatto di arrivo nel ‘92 dell’aereo da Roma con a bordo il giudice Falcone, verrà eseguita la sonata numero 1 in fa minore per clarinetto e pianoforte di Brahms. Due i giovani musicisti della formazione giovanile del Teatro Massimo, la Massimo Youth Orchestra, chiamati al compito: Antonio Nogara al clarinetto ed Enrico Gargano al pianoforte. Ancora musica in serata, alle 20,45, con un concerto all’oratorio Santa Cita del violinista Fabio Biondi con l’Arianna Art Ensemble.

Una giornata con appuntamenti fitti, da una parte all’altra della città, con studenti da un lato e forze dell’ordine dall’altro, con politici ed autorità, con il mondo della magistratura da una parte e i parenti delle vittime dall’altra. Una macchina organizzativa enorme. In poche parole, una cosa resta certa, incancellabile: Falcone, vive. Il giudice con la moglie, gli agenti della sua scorta, tutte le vittime di mafia, sono qui, vivi, presenti più che mai. È qui che la memoria è più forte di qualunque esplosione di tritolo. Il ricordo, è vita.

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