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La teca con l'auto della strage di Capaci esposta a Roma di fronte all'Altare della Patria

La teca contenente i resti della Fiat Croma, l’auto con sigla radio Quarto Savona Quindici che era di scorta a Giovanni Falcone e che fu fatta saltare in aria durante l’attentato di Capaci del 23 maggio 1992, è sul piazzale di fronte l’Altare della Patria, al Vittoriano. Un’iniziativa nell’ambito del Memorial Day promosso ogni anno in tutta Italia dal Sap, il Sindacato autonomo di polizia.

Il Memorial Day si svolge da aprile a fine giugno, coinvolge tutte le province italiane in cui si trova il Sap, coinvolgendo numerose scuole con iniziative culturale, teatrali, sportive e di presa di coscienza, con l’obiettivo di «Ricordare per non dimenticare» tutte le vittime nella difesa della giustizia, dai magistrati alle forze dell’ordine, ai giornalisti, ai sacerdoti, ai cittadini uccisi. È prevista la deposizione di una corona di alloro al sacello del Milite Ignoto alla presenza del sottosegretario dell’Interno Nicola Molteni e del direttore generale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e capo della polizia di Stato, Lamberto Giannini (il quale da lunedì 22 assumerà l’incarico di prefetto di Roma, mentre al Dipartimento gli subentrerà Vittorio Rizzi e alla guida della polizia Vittorio Pisani).

Presente anche Tina Montinaro, vedova del caposcuola di Falcone, morto con il magistrato e la moglie, e con gli altri 3 colleghi della Polizia di Stato nell’attentato sull'autostrada nel tratto tra Capaci e Palermo. Presente inoltre una delegazione delle polizie di 16 Paesi europei che in questi giorni ha preso parte a un convegno a Roma. Era prevista anche la presenza del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il quale ha però dovuto rinunciare per raggiungere le zone alluvionate dell’Emilia Romagna e seguire sul posto le operazioni di soccorso alla popolazione. Il segretario generale del Sap, Stefano Paoloni, ha sottolineato che l’appuntamento di questa mattina vuole anche ricordare l’agente di polizia Domenico Zorzino che due mesi fa nel Ravennate si era lanciato in un fiume in piena nel tentativo di salvare un uomo che alla guida della propria auto era stato travolto dall’acqua, morendo affogato anch’egli.

«Dobbiamo ricordare il valore della memoria, è fondamentale per una comunità come la polizia di Stato che è orgoglio nazionale», ha detto Nicola Molteni, sottosegretario all’Interno. Molteni ha sottolineato l’importanza di onorare «tutte quelle persone che hanno dato la propria vita per gli altri. Un grande Paese non dimentica queste persone».

 

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