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La truffa a Palermo: c'erano i contratti di solidarietà ma i dipendenti non lo sapevano

Guardia di finanza, un'inchiesta a Palermo ha svelato la truffa sui contratti di solidarietà

Il sequestro eseguito dalla guardia di finanza di Palermo nei confronti della Gamac Group srl ammonta a poco meno di 1,4 milioni, perché è questa la somma che la società avrebbe percepito indebitamente attraverso le irregolarità contributive.

La questione ruota attorno ai contratti di solidarietà dei dipendenti dei supermercati gestiti dall'azienda tra Palermo e provincia fino al 2021, ma dei quali molti dei lavoratori non erano a conoscenza.

Gamac Group, l'indagine della guardia di finanza

Gli amministratori della società palermitana, ovvero i fratelli Carmelo e Maurizio Lucchese, nel periodo compreso tra il 2016 e il 2020 avrebbero falsamente attestato all’Inps uno stato di crisi aziendale e la riduzione dell’orario di lavoro per una sessantina di dipendenti all’anno.

Ma dalle indagini emerge che alcuni dei lavoratori, che successivamente sono stati assorbiti dal gruppo Conad, non erano stati neppure informati dell'avvio dei contratti di solidarietà. Molti altri invece lo hanno dedotto solo nel momento in cui hanno controllato la busta paga o in occasione di richieste di finanziamento. Solo 4 dipendenti sarebbero stati avvisati dell'applicazione dei contratti di solidarietà, ma in realtà per loro non ci sarebbe stata alcuna diminuzione delle ore di lavoro. Altri impiegati, invece, come risulta dalle carte dell'inchiesta, hanno lavorato in punti vendita del gruppo diversi da quelli per i quali erano stati chiesti i benefici.

Secondo i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo diretto dal colonnello Gianluca Angelini, dunque, i fratelli Lucchese avrebbero utilizzato i contratti di solidarietà non per una reale esigenza, ma solo per mettere in atto la truffa, usufruendo di una illecita compensazione di crediti con i contributi previdenziali dovuti.

Secondo quanto previsto dalla legge, ai dipendenti ai quali viene applicato il contratto di solidarietà spetta un'integrazione salariale per le ore di riduzione del lavoro. Questa somma viene generalmente anticipata dall'azienda che poi la recupera sotto forma di credito contributivo. In sostanza la quota versata dal datore di lavoro compensa i contributi previdenziali dovuti mensilmente all'Inps. Nel caso della Gamac Group srl, la società avrebbe goduto dei benefici previsti dalla legge, senza però ridurre davvero l'orario di lavoro dei dipendenti.

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