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L'omicidio a Boccadifalco per l'affitto non pagato, convalidato il fermo di La Corte

Il gip Nicola Aiello ha convalidato il fermo di Giuseppe La Corte, il 77enne che due giorni fa ha sparato, a Boccadifalco, all’inquilino a cui aveva affittato una casa, Aleandro Guadagna, di 32 anni, uccidendolo. Il canone mensile era di 250 euro, ma da mesi l’uomo non percepiva la pigione.

La Corte era andato a casa di Guadagna per chiedere il pagamento degli arretrati e tra lui e la vittima era nata una discussione. Il giudice, accogliendo la richiesta del procuratore aggiunto Ennio Petrigni e del sostituto Giorgia Righi, che coordinano l’inchiesta, ha convalidato il provvedimento ed ha disposto la custodia cautelare in carcere per l’indagato.

Ma, spiegano i suoi avvocati, Vincenzo Zummo e Luigi Sanniu, «l’omicidio non è stato premeditato e, anzi, La Corte è stato provocato dalla vittima».

«Non c’è stata nessuna premeditazione e il processo lo chiarirà - dicono i due penalisti - e il nostro assistito ha dichiarato di essere stato più volte minacciato di morte da Guadagna e le minacce erano indirizzate anche nei confronti dei suoi figli. Guadagna lo ha tenuto in uno stato di soggezione continua e provocazione». La Corte ha dichiarato di avere portato con sé il fucile perché aveva paura della reazione dell’inquilino.

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