Giovanni Assenzio, segretario provinciale di Palermo dell’Usip, sindacato di polizia, interviene sulla vicenda dei poliziotti e del vigile del fuoco feriti nel tentativo di fermare i roghi in città in occasione della festa di San Giuseppe. «Siamo vicini - dice - ai colleghi feriti in questi giorni durante i servizi per contrastare il ripetersi di una tradizione che oggi non ha nulla della tradizione antica. Rappresenta solo un momento di sfida nei confronti delle istituzioni soprattutto nelle zone dei mercati storici e nelle periferie. Abbiamo assistito a scene inqualificabili che hanno messo a rischio l’incolumità di quanti hanno preso parte ai servizi per cercare di ridurre i danni dalle vampe di San Giuseppe. Palermitani con i passamontagna che lanciavano pietre per proteggere i roghi. Non possiamo assistere in silenzio a quanto successo per rispetto del lavoro dei nostri colleghi».
Le vampe anche ieri e fino a tardi sono state accese e i vigili del fuoco e gli agenti di polizia hanno proseguito nell’attività di controllo e contrasto. Oltre al ferimento di due agenti in via Stazzone, anche a Brancaccio agli agenti di polizia sono stati lanciati sassi. È successo alla rotonda di via Norman Zarcone dove i poliziotti sono stati costretti ad esplodere dei colpi di pistola in aria per disperdere la folla che si era radunata a protezione della vampa.
È stato un sabato sera di fuoco e di guerriglia, di violenza e sassaiole contro forze dell’ordine e vigili del fuoco impegnati, dalle periferie al centro storico, per domare le vampe di San Giuseppe. Centottanta cassonetti distrutti dalle fiamme negli ultimi giorni, solo sabato sono state tolte 100 tonnellate di ingombranti. E poi due mezzi dei vigili del fuoco danneggiati dai lanci di sassi, uno reso inservibile, perché ha il parabrezza del tutto scheggiato. Lacrimogeni usati per disperdere la folla. Una cinquantina di interventi complessivi da parte delle forze dell’ordine. Nel bollettino di guerra di queste giornate dalla tradizione molto più profana che sacra, alla fine quattro minorenni sono stati denunciati per resistenza, violenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e lesioni personali. Nelle movimentate operazioni, infatti, due agenti e un vigile del fuoco, sabato sera, erano rimasti feriti. Gli autori dell’agguato di via Stazzone, vicino al fiume Oreto, sono stati tre ragazzi di 17, 16 e 15 anni, identificati e segnalati alla magistratura dopo essersi resi protagonisti di una sassaiola contro i poliziotti, «rei» di aver fermato un sedicenne. In quel frangente due agenti erano stati centrati dai sassi ed erano rimasti feriti. Oltre ai mezzi di polizia e vigili del fuoco sono state danneggiate dalle pietre anche numerose auto posteggiate.
A Borgo Nuovo alcuni ragazzini sono entrati dalle finestre nella scuola Paolo Borsellino e hanno cercato di portare via le porte della aule per poi accatastarle in strada e incendiarle. Il piano è fallito grazie all’intervento del custode, che ha fatto fuggire i vandali. La scuola ha presentato denuncia e sono in corso le indagini della polizia per risalire agli autori. Complessivamente gli interventi sono stati una cinquantina e anche per la Rap, l'azienda di raccolta dei rifiuti, c'è stato un gran lavoro. Le forze dell’ordine sono state schierate in massa, così come deciso nel corso di un comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, e dall'alto anche un elicottero della polizia ha tenuto sotto controllo la città. Ma nei quartieri in tanti sono riusciti ad accatastare la legna in strada e ad appiccare il fuoco.
Il bilancio del sabato notte è pesante. La questura spiega che sono state numerose le segnalazioni giunte alla Control room allestita per la gestione dell’evento. I quartieri maggiormente interessati sono stati Falsomiele, Zen 2, Brancaccio e Oreto. In alcuni casi sono stati utilizzati lacrimogeni per disperdere i folti gruppi di persone che minacciosamente, con spranghe e bastoni e con lancio di pietre, cercavano di impedire la rimozione delle cataste in legno. È in corso la visione delle immagini registrate dell’elicottero del IV Reparto Volo che ha monitorato la città sino al tramonto, riprendendo i gruppi di facinorosi per arrivare alla identificazione e alla loro denuncia».
Caricamento commenti
Commenta la notizia