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A Bruno Contrada 285 mila euro di risarcimento per ingiusta detenzione

Bruno Contrada

«La prima sezione della Corte d’Appello di Palermo, ribaltando la decisione in precedenza assunta dalla Sezione seconda e pronunciandosi a seguito di annullamento con rinvio da parte della Corte di Cassazione, ha accolto la domanda di riparazione per ingiusta detenzione formulata da Bruno Contrada, limitando però l’entità dell’indennizzo a 285.342 euro». Lo rende noto il legale dell’ex numero due del Sisde Bruno Contrada, Stefano Giordano.

A Contrada inizialmente erano stati liquidati 667 mila euro. La condanna dell’ex poliziotto venne giudicata illegittima dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e dalla Cassazione. La difesa chiedeva tre milioni di euro.

Nel 2017 i supremi giudici – in ottemperanza di quanto statuito dalla Corte europea due anni prima nel 2015 – dichiararono «ineseguibile e improduttiva di effetti» la sentenza della Corte d’appello di Palermo che condannò Contrada a dieci anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.

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