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Palermo, incidente sul lavoro in via Libertà: falegname cade da un'impalcatura e muore

Incidente sul lavoro in via Libertà, a Palermo

Incidente sul lavoro in via Libertà 82, a Palermo. Un falegnameimpegnato nella ristrutturazione di un appartamento al terzo piano, è morto attorno alle 13.25. L'uomo è caduto dall'impalcatura in ferro, montata dentro l'appartamento, e ha sbattuto la testa. La vittima è Michele Pisciotta, 67 anni.

Sono intervenuti i poliziotti del commissariato Libertà, avvertiti da una telefonata. Intorno alle 15.15 è arrivato il medico legale per gli accertamenti preliminari. Davanti all'edificio dove lavorava Pisciotta sono arrivati i familiari - la moglie, il figlio, il cognato e altri parenti - avvertiti dell'incidente. Il medico legale ha condotto l'ispezione cadaverica, sarà il pm a decidere se disporre l'autopsia.

La Fillea Cgil Palermo esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia di Pisciotta. «Ancora una volta - denuncia il segretario del sindacato Piero Ceraulo - queste dinamiche si verificano in assenza di
controlli, soprattutto nei cantieri privati. Il lavoratore è caduto da un’impalcatura a un’altezza relativamente bassa. Ma il tema è: perché a 67 anni si continua a lavorare rischiando
incidenti mortali? E’ purtroppo una strage annunciata. E sicuramente gli interventi recenti del governo sulle pensioni tanto agognate dagli edili sono sempre più lontani».

«Nonostante sia stata confermata l’Ape sociale, per noi i 41 anni di contributi e i 62 anni di età non sono sufficienti per dare risposte agli edili palermitani e siciliani, in una realtà in cui la media dei contributi da noi, nel settore delle costruzioni, è di 27 anni. Chiediamo come abbiamo sempre fatto maggiori controlli».

Dalle verifiche effettuate dalla Fillea Cgil Palermo nel sistema di Cassa edile ed Edil Cassa, il lavoratore non risulta censito e inquadrato come operaio edile. «Va verificata in che
tipo di azienda lavorava, se un’azienda edile o del legno - aggiunge Ceraulo - Se era un falegname dovrebbe aver applicato il contratto del legno presso un’azienda».

«Si muore ancora di lavoro ed è inaccettabile. Esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia dell’operaio scomparso nell’attesa di capire le cause di questa tragedia». Ha aggiunto Luisella Lionti, segretaria della Uil Sicilia e Palermo, sulla morte di Pisciotta.

 

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