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Ricevere pensione e stipendio, ex preside: «Impossibile non accorgersene»

Un caso analogo a quello della professoressa di Belpasso, che per 12 anni ha percepito sia lo stipendio che la pensione, è successo ad un'ex preside di una scuola di Palermo. La dirigente scolastica, però, resosi conto dell'errore, contattò la scuola e poi la Ragioneria generale dello Stato per restituire le somme versate indebitamente.
Ciò non avvenne per l'insegnante di Belpasso, deceduta nel 2019, che non avendo denunciato il doppio emolumento ha causato un danno erariale di 72 mila euro. La Ragioneria dello Stato ha iniziato un’azione di recupero nei confronti degli eredi della donna, ma parte della somma non potrà essere quasi certamente recuperata per via della prescrizione.

Un errore che non è così raro come potrebbe sembrare. A raccontare la sua vicenda è la ex dirigente scolastica del Liceo Regina Margherita di Palermo, Pia Blandano, andata in pensione il primo settembre del 2019. Anche lei, come l'insegnante di Belpasso, ha ricevuto un doppio emolumento, ma prontamente ha comunicato l'errore alla Ragioneria generale:

«Quando sono andata in pensione per due mesi mi sono ritrovata nel conto sia la pensione che lo stipendio - racconta la professoressa Blandano a gds.it -. Anche se nel mio caso, al contrario dell'insegnante di Belpasso, la scuola aveva provveduto a trasmettere tutti i documenti al Mef e alla Ragioneria dello Stato. Dopo aver fatto tutte le verifiche - continua l'ex preside - mi sono recata negli uffici, e non ero la sola, in quanto era capitata la stessa cosa a diverse persone, e ho subito segnalato il problema. Loro hanno bloccato immediatamente l'emolumento relativo allo stipendio e ci siamo anche messi d'accordo sulla restituzione. Io ho preferito darli tutti in un'unica soluzione, mentre altri, visto che l'errore era del Ministero dell'Economia e Finanza, hanno potuto optare per la rateizzazione. In quell'anno, il 2019, è stato un errore piuttosto comune. In passato, invece, è successo anche il contrario, ovvero che colleghi a fine carriera non abbiano percepito la pensione per diversi mesi».

I finanzieri che si sono recati  in questi giorni presso l’istituto scolastico di Belpasso, hanno trovato il modello che doveva essere spedito al Mef, nel fascicolo dell’insegnante. Un errore, quindi, che è partito dalla scuola, ma è possibile che la donna non si sia resa conto che per 12 anni stava percependo indebitamente due emolumenti?

«Lo dico per esperienza personale - afferma l'ex dirigente del Liceo Regina Margherita - è impossibile non accorgersi dell'errore. Puoi andare avanti qualche mese, ma poi lo capisci. Quando mi sono resa conto di quel che stava succedendo a me, andai a scuola e una dirigente mi consigliò giustamente di non toccare i soldi versati sul mio conto per errore, perché avrei dovuto comunque restituirli. E così ho fatto, anche perché poi sarebbe risultato pesante restituire la somma. Nel caso della professoressa di Belpasso, la scuola non avrà trasmetto l'allegato D, ma lei di certo dopo un po' si sarà accorta dell'errore. Anche perché si tratta di due emolumenti inviati da due enti diversi: uno dall'Inps, l'altro dal Mef. È altrettanto assurdo - conclude Pia Blandano - che gli enti erogatori si siano resi conto dell'errore dopo 12 anni».

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