Sequestrata una vasta area del parco Libero Grassi, a Palermo, trasformato in questi anni in un cimitero di auto rubate e fatte a pezzi. I sigilli sono stati apposti dalla polizia nella zona di Acqua dei Corsari. Lo spazio si trova all’altezza del Bar del Bivio, lungo via Messina Marine, dove gli agenti del commissariato Brancaccio hanno trovato i telai ancora integri di due macchine rubate, un’altra ventina di telai fatti già a pezzi, rubati tagliati con il flex, nonché sei targhe riconducibili ad altrettanti mezzi rubati.
A segnalare lo scempio alcuni residenti stanchi di vedere trasformato in discarica quello che da anni dovrebbe essere trasformato in parco. Oltre alle vetture sono state trovati rifiuti speciali; la procura ha aperto un’indagine a carico di ignoti ipotizzando il reato di disastro ambientale. Sarà il Comune ad occuparsi della bonifica visto che dal 2007 ha competenza sull’area. Nel corso dell’ultima commemorazione del padre, Alice Grassi, figlia dell’imprenditore simbolo della lotta al racket, aveva lanciato un ultimatum da presidente dell’associazione: se entro il 31 dicembre non verrà fatta la bonifica e non saranno sbloccati gli 11 milioni dedicati a quest’area verde, chiederà che venga tolto il nome del padre al Parco.
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