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Palermo, casa popolare occupata abusivamente in corso Pisani

I carabinieri in Corso Pisani (foto di Alessandro Fucarini)

Hanno chiamato i carabinieri, i residenti di un palazzo di corso Pisani, per chiedere che venisse liberato un appartamento che era stato occupato abusivamente. Ma la famiglia di quattro persone, tra cui un bambino, che abita nel condominio di case popolari non può essere mandata via. I militari hanno discusso con gli occupanti - peraltro già all’interno da qualche tempo - ma non hanno potuto fare altro che rimandare ogni mossa, in attesa di eventuali decisioni della magistratura. Fino a quando non viene emesso un provvedimento del genere, infatti, non è consentito alle forze dell’ordine di eseguire lo sgombero e la liberazione immediata dell’immobile non è possibile.

Secondo gli altri inquilini, nell’edificio di corso Pisani ci sarebbe un via vai continuo di persone che a turno entrerebbe nelle case libere: «Queste persone - dice uno dei proprietari, che preferisce non vedere comparire il suo nome - fanno traslochi di continuo, creando sporcizia e confusione. Non ci sentiamo sicuri ma è assurdo che le forze dell’ordine non possano mandarli via». L’ex sindaco Leoluca Orlando, in base a una legge del 2014, aveva concesso l’iscrizione all’anagrafe a chi abita una casa senza titolo, se ci sono minori, anziani o disabili: non si tratta di una sanatoria - chi è abusivo resta abusivo - ma grazie a questo escamotage è possibile stipulare i contratti di luce e acqua. E anche scegliere il medico.

I casi di occupazione irregolare sono migliaia: si va da chi scassina le serrature per impadronirsi di immobili già occupati da legittimi inquilini che, magari, per un periodo si trovano lontani dal loro appartamento; oppure gli irregolari riescono a individuare alloggi vuoti e a impadronirsene. Molte volte le occupazioni non hanno una connotazione temporanea, perché ci sono persone che da anni vivono indisturbate nelle case occupate, che nel frattempo sono state arredate e vissute come legittime dagli occupanti.

Clamoroso l’episodio del palazzo di via Pasquale Calvi, dove per 18 persone, nel 2020, era scattata la denuncia per invasione di edifici: diversi nuclei familiari erano entrati abitando abusivamente in 11 appartamenti dei 20 dislocati nei sette piani. E non era nemmeno la prima volta: lo stabile abbandonato era stato occupato e sgomberato già una decina di anni fa.

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