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Spari al camping di Cinisi, fermato il titolare: a scatenare la lite le bollette dell'energia elettrica

La procura di Palermo ha disposto il fermo di Vincenzo Cusumano, 76 anni, proprietario del camping di via Porrazzi a Cinisi che ieri ha sparato contro due clienti durante una lite: l'uomo, che secondo quanto ha riferito è stato aggredito dai due uomini, ha estratto la pistola ferendo padre e figlio, palermitani di 64 e 30 anni.

Cusumano che proprio ieri ha festeggiato il compleanno, è stato interrogato dal pm Enrico Bologna fino a tarda sera e ora è ai domiciliari con l'accusa di tentato duplice omicidio. L'anziano, assistito dai suoi avvocati Paolo Grillo e Aldo Ruffino, ha esposto la sua versione dei fatti dicendo di essersi difeso dopo essere stato aggredito dai due uomini, un ex dipendente dell’Amat in pensione e il figlio che lavora presso una ditta di rimozioni auto.

Una discussione sui consumi dell'energia nelle villette (una decina) del camping sarebbe poi degenerata in una lite. Secondo il racconto del titolare, l'ex dipendente Amat si sarebbe rifiutato di pagare l’affitto e avrebbe sferrato un pugno a Cusumano. Probabilmente aveva un anello ad un dito, col quale avrebbe provocato una profonda ferita al volto del titolare della struttura, ma anche una ferita alla bocca e al palato e il danneggiamento della dentiera. A quel punto Cusumano avrebbe estratto una delle due pistole detenute legalmente, sparando e colpendo il padre all’addome e il figlio all’inguine. I carabinieri della compagnia di Carini lo hanno trovato poco dopo allo svincolo autostradale.

I due clienti sono in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita. Il padre, è a Villa Sofia dove è arrivato in codice rosso a bordo di un’ambulanza del 118. I medici del pronto soccorso lo hanno preso in carico dopo i primi interventi dei colleghi per salvargli la vita. Il figlio è invece all’ospedale Cervello dove è stato subito sottoposto alle cure necessarie per tamponare i danni provocati dal proiettile.

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