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Cinisi, lite sul conto della camera e il proprietario del camping spara a padre e figlio

I legali del titolare del residence: «Ha ricevuto un pugno e si è difeso. È una persona mite»

Ci sarebbe una lite scoppiata per un contrasto sul prezzo di una camera dietro la sparatoria in cui sono stati coinvolti due uomini, padre e figlio, di 64 e 30 anni, ricoverati all’ospedale Cervello e Villa Sofia, e il titolare di un residence-camping di Cinisi, di via Porrazzi, vicino Torre Pozzillo.

Uno dei feriti è arrivato in ospedale in auto

Uno dei due feriti è arrivato in ospedale a bordo di un’auto, l'altro è stato portato all’ospedale Villa Sofia dai sanitari del 118 in codice rosso. Le indagini sono condotte dai carabinieri che sono intervenuti dopo la segnalazione per l'esplosione di colpi d'arma da fuoco.

L’uomo che ha sparato, 76 anni, con una pistola detenuta legalmente ai due clienti è stato portato in ospedale per essere visitato, poi stato identificato in caserma. Domani sarà interrogato dal pm che sta coordinando le indagini. Dovrà spiegare cosa sia successo e perché ha reagito sparando colpi d’arma da fuoco contro i due clienti.

I legali del titolare del residence: «Si è difeso»

«Il titolare del residence è stato aggredito. Ha una profonda ferita al volto, la dentiera spaccata e una ferita alla bocca e al palato. È una persona mite». Lo dicono gli avvocati Paolo Grillo e Aldo Ruffino, che assistono il titolare del camping-residence di Cinisi. «Da quello che abbiamo appurato - aggiungono - sembra che gli aggressori del nostro assistito non avessero intenzione di pagare per l’affitto delle camera dopo la vacanza. Il titolare ha chiesto che gli dessero quanto pattuito e avrebbe ricevuto un pugno al volto. Temendo per la sua vita si è difeso con la pistola che aveva regolarmente denunciato. Al momento si trova in ospedale e, dopo essere medicato, sarà portato in Procura dove sarò interrogato dal pm. Il nostro assistito si è solo difeso».

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