Niente canzone dedicata al boss per la neomelodica palermitana, Daniela Montalbano. Un provvedimento del questore di Palermo, Leopoldo Laricchia, il quale ha vietato che nel concerto previsto ieri sera a Camporeale fosse cantato il brano Zio Franco, dedicato al boss Franco Inzerillo. «Non è possibile - si legge nel documento - eseguire brani di contenuto palesemente finalizzato all’esaltazione o alla celebrazione dei disvalori antigiuridici connessi con la criminalità di stampo mafioso».
Il divieto è stato notificato alla Montalbano poco prima dell'esibizione. La canzone, come la stessa neomelodica aveva sottolineato in passato, è dedicata a Franco u nivuru, ora deceduto. Il primo ad indagare su di lui fu, nel 1980, Giovanni Falcone. Faceva parte dei cosiddetti «scappati» negli Stati Uniti e poi tornati a Palermo nel corso degli anni.
Il brano, però, aveva detto Daniela Montalbano, non era stato scritto con l'intenzione di inneggiare all'attività criminale, ma perché Inzerillo sarebbe stata una persona a lei cara.
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