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Le Agende rosse contestano il sindaco e lui replica: «Ho la coscienza pulita»

Palermo.30°Anniversario strage di via d'Amelio,commemorazione Paolo Borsellino e poliziotti della scorta..Ph.Alessandro Fucarini

Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, è stato contestato silenziosamente oggi quando si è recato in via Mariano D’Amelio in occasione dell’anniversario a strage in cui furono uccisi il magistrato Paolo Borsellino e i 5 agenti della polizia di Stato. Nella strada erano rimaste poche persone e i giovani delle Agende rosse si sono voltato verso l’ulivo, piantato davanti il portone dell’abitazione dove viveva la madre del magistrato, dando le spalle al primo cittadino e con le agende rosse sollevate in aria.

Angelo Garavaglia Fragetta, del direttivo delle Agende rosse, dice: «È stato il nostro malvenuto al sindaco: ci siamo messi di spalle al suo arrivo a protezione dell’albero. Lui non ha mai preso posizione chiara sull’appoggio ricevuto da Dell’Utri e Cuffaro e quindi noi cerchiamo di preservare la memoria di quest’albero e delle persone che sono morte. Ci saremmo aspettati dal sindaco di Palermo una presa di posizione più forte». «Sulle polemiche credo che ognuno sia portatore di proprie opinioni, l'importante è che ognuno di noi abbia la coscienza pulita e sappia da che parte stare», ha replicato il sindaco Lagalla.

In via Mariano D’Amelio è andato anche l’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando. «Sono qui da normale cittadino», ha detto.

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