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Ascensore crollato, dramma a Roccella: «Il boato e le urla, così abbiamo aiutato i feriti»

Vigili del fuoco in via Balistreri a Palermo dopo il crollo dell'ascensore

Momenti di panico oggi a Roccella dopo il crollo di un ascensore, precipitato dal quinto piano con dentro tre residenti storici del palazzo, che tornavano dal lavoro: marito, moglie e sorella di lei. Lui è un operatore della Reset, i tre vivono nella stessa casa.

A soccorrerli immediatamente una coppia della palazzina accanto: Pietro Perez e Jessica Di Fede, per altro incinta di sei mesi: «Abbiamo sentito un boato e delle urla tremende - racconta Jessica, mentre il marito, estremamente scosso preferisce non parlare - siamo corsi e mio marito, non so con quale forza ha aperto le porte dell’ascensore, con il mio aiuto».

Quello che hanno visto è «indescrivibile»: arti rotti, sangue ovunque. Una famiglia di lavoratori, ben voluta da tutti, come conferma don Ugo Di Marzo, parroco della chiesa Maria Santissima delle Grazie: «Famiglia per bene, di lavoratori onesti che ha la sfortuna di vivere in un quartiere abbandonato. Proprio stamattina il sindaco era venuto per inaugurare un parco, era una giornata di festa».

Al momento non si sa nulla della manutenzione e girano voci che il collaudo dell’ascensore non sia mai stato effettuato.

«L'esterno di questa e delle altre palazzine della zona - dice ancora Don Ugo di Marzo - sarà rifatto grazie al bonus facciate. L'interno però è quello che è e così resterà. L'istituto case popolari fa quello che può, ma la manutenzione di questi ascensori, di queste scale è affidata a chi vive qui».

Inoltre, la palazzina è in autogestione: nessun amministratore di condominio, le persone hanno creato un fondo cassa con cui poter affrontare le piccole spese e problemi. Il fatto è accaduto alle 2 del pomeriggio, ma sul posto non sono mancate proteste per i ritardi nei soccorsi. Secondo i testimoni l’ambulanza sarebbe arrivata un'ora dopo.

In attesa che si faccia luce sull'incidente, interviene l'assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone: «Siamo vicini alla famiglia rimasta coinvolta in un incidente tragico e imponderabile. L'Iacp di Palermo ha già avviato tutte le necessarie verifiche sull'ascensore che ha ceduto, collaborando con gli inquirenti impegnati nel fare luce su quanto accaduto nella palazzina. Confidiamo che le eventuali responsabilità vengano rapidamente accertate, nell'interesse di tutti. Ma prima di tutto ci stringiamo alle tre persone rimaste coinvolte in questa drammatica circostanza».

Molto critico Zaher Darwish, segretario del Sunia Palermo. «Quello che è avvenuto in un condominio di via Vincenzo Balistreri è un incidente di una gravità inaudita - commenta -, una tragedia annunciata, soprattutto se il malfunzionamento dell'ascensore era stato segnalato dagli stessi inquilini. Un caso che impone di aprire gli occhi sui ritardi, le amnesie e anche le responsabilità che devono essere assunte da parte degli enti statali, comunali e regionali a proposito degli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione degli immobili di edilizia residenziale pubblica, che non possono essere in nessun caso rinviati, per rischiare di arrivare troppo tardi».

Il Sunia sollecita le istituzioni a un controllo sulle condizioni del patrimonio abitativo pubblico e predisporre tutti gli interventi necessari di ripristino. «Sono diffusi in tutta la città gli immobili popolari che esigono interventi immediati di messa in sicurezza, non più rinviabili che riguardano tetti, intonaci, ascensori. Al sindacato degli inquilini arrivano continuamente segnalazioni sullo stato di degrado dei palazzi e su richieste di intervento che gli abitanti reclamano - aggiunge Darwish - Il Sunia è impegnato a tutti i livelli in una battaglia contro l'emergenza abitativa. E per questo chiediamo l'uso corretto de fondi per il settore e l'aumento dei progetti di recupero e rigenerazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. Allo Iacp, al Comune, alla Regione chiediamo di predisporre i progetti di messa in sicurezza del patrimonio pubblico a salvaguardia del diritto di tutti a una casa sicura».

Anche dal mondo dei sindacati arriva la richiesta di verifiche approfondite: "Ci auguriamo che l'inchiesta avviata possa fare chiarezza. È un fatto inaccettabile che un ascensore di un palazzo possa crollare cosi, siamo vicini ai tre feriti", commentano Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani e Fabio Salici segretario Sicet Cisl Palermo Trapani.
"Sulla gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria degli alloggi popolari a Palermo, serve un punto della situazione, perché non possono e non devono accadere questi fatti cosi assurdi. La politica abitativa, la sicurezza dei cittadini, deve essere una priorità per tutti gli enti coinvolti, comune, Iacp ed istituzioni regionali, questo chiederemo a gran voce: un censimento degli immobili popolari e del loro stato di manutenzione, e una programmazione di interventi certi e immediati. Oggi la gestione delle politiche abitative nelle grandi città dovrebbe volgere verso una edilizia mirata al rispetto dell'ecosistema urbano, e ancora nella nostra città accadono questi incidenti, come spesso crollano tetti e solai. La sicurezza sia una priorità" concludono La Piana e Salici.

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