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Il blitz contro il mandamento di Santa Maria di Gesù, scarcerato uno degli indagati

Il tribunale del Riesame ha accolto la richiesta di scarcerazione per Antonino Viviano, 51 anni, una delle persone coinvolte nell’operazione Navel, che ha portato la settimana scorsa all’arresto di 24 persone da parte dei carabinieri del Ros, infliggendo un duro colpo alla cosca mafiosa di Santa Maria di Gesù e Villagrazia. Viviano, difeso dagli avvocati Elena Maiorca e Filippo Maria Gallina, è indagato per estorsione aggravata ed era stato arrestato nel corso dell’operazione.

Il tribunale del Riesame ha però accolto la richiesta di scarcerazione, con effetto immediato, annullando il provvedimento cautelare. Viviano, precisano i difensori, non ha mai avuto alcuna imputazione di 416bis anche solo a titolo di concorso esterno, né condanne in tal senso. Le indagini culminate nell’operazione «Navel», hanno consentito di definire gli attuali assetti delle famiglie di Villagrazia e Santa Maria di Gesù, che compongono lo storico mandamento, protagonista delle più importanti vicende di Cosa nostra palermitana.

È emerso il contributo di alcuni imprenditori, attivi nel settore della distribuzione alimentare e dei giochi e delle scommesse, che avrebbero messo a disposizione del gruppo criminale le proprie attività imprenditoriali. A due di loro è stata notificata la misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare attività di commercio. La raccolta di denaro attraverso le attività criminali serviva al sostentamento degli affiliati in libertà e di quelli detenuti e dei loro familiari. La florida attività di spaccio aveva anche questo scopo, oltre che mantenere il ferreo il controllo del territorio con il ricorso all’attività estorsiva, rimarcata anche nell’organizzazione delle feste rionali. Un elemento, questo, che emerge sempre con maggiore frequenza.

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