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Ustica, i sub volontari ripuliscono i fondali dalle reti da pesca e altri rifiuti

Il bottino di rifiuti recuperato in mare

Oggi, sabato 11 giugno, nell’isola di Ustica, hanno fatto tappa Noi e il Mare, la campagna organizzata dalla guardia costiera, e il progetto europeo Clean Sea Life. L’iniziativa che ha visto in acqua i subacquei dei diving e in banchina a supporto della raccolta di plastica, ferro, attrezzi da pesca e vetro, i volontari di Marevivo Ustica, rientra in una vasta operazione di bonifica dei fondali italiani organizzata per il terzo anno consecutivo in occasione della Giornata mondiale degli oceani (8 giugno).

La campagna, che dura fino  domani, permetterà di recuperare dal mare rifiuti solidi, plastiche e ogni altro materiale inquinante e i cui risultati si sommeranno alle 20 tonnellate di rifiuti recuperati nelle precedenti edizioni. L’iniziativa si collega idealmente anche alle finalità dell’operazione reti fantasma, condotta senza soluzione di continuità dai nuclei sub della guardia costiera, che si sono immersi anche in occasione della Giornata degli oceani per rimuovere le reti da pesca abbandonate su fondali marini. Dal 2019, ad oggi, sono oltre 36 le tonnellate di reti fantasma recuperate.

«La difesa dell’ambiente marino - afferma il sindaco di Ustica e presidente dell’Area Marina Protetta Salvatore Militello - rappresenta uno dei nostri obiettivi prioritari. Il problema ambientale si pone oggi, sostanzialmente, come problema di interesse generale; ciò vale tanto a livello locale e regionale, quanto a livello nazionale e internazionale. È doveroso, quindi, educare, soprattutto le nuove generazioni, al rispetto del mare. In questo contesto, la campagna Noi e il mare rientra a pieno titolo nell’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi ambientali con il coinvolgimento della società civile nelle attività di salvaguardia dell’ambiente».

«Clean Sea Life – sottolinea il direttore dell’Amp Isola di Usitca Davide Bruno – è un progetto che pone l’attenzione della società civile usticese al tema dei rifiuti marini. La partecipazione dei cittadini, dei centri di immersione e degli operatori economici, così come l’importante sostegno della guardia costiera locale, dimostra la chiara assimilazione del tema Marine Litter e macro plastiche, e non ultimo la presa di coscienza verso il cambiamento verso stili di vita sostenibili». «Clean Sea Life si è formalmente concluso lo scorso anno – dichiara Eleonora de Sabata, portavoce di Clean Sea Life – ma, come si può vedere oggi, continua a vivere grazie alla comunità cresciuta attorno al progetto, che continua a operare senza sosta per la tutela del mare».

Ustica si conferma un vero paradiso per esplorare i fondali marini. Infatti, secondo una recente speciale classifica, che la pone al primo posto, stilata dagli esperti di Scubadvisor, la prima app al mondo dedicata agli appassionati di immersioni, l’isola vanta ben 13 siti di immersione considerati uno più affascinante dell’altro, dove si possono ammirare reperti archeologici subacquei e diverse varietà di pesci come cernie, dentici, saraghi, occhiate, scorfani, barracuda e ricciole. Un motivo in più per suscitare l’interesse dei turisti che verranno a trascorrere le vacanze nell’isola definita la «Perla nera del Tirreno».

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