Cinque alberi che furono maestosi e che ora giacciono distesi più o meno comodamente sulle tombe e sui viali del cimitero dei Rotoli. Riposano da giorni anche loro, coprendo i nomi dei morti e le loro fotografie scheggiate dalla caduta. Qualcuna è rimasta in bilico, altre sono sotterrate dal peso delle folte chiome cresciute a dismisura e mai sfrondate. Cipressi e pini «uccisi» dal forte vento delle scorse settimane restano a loro volta insepolti, come i defunti stipati nei depositi che, in barba a mesi e mesi di denunce pubbliche, continuano a riempirsi invece di tornare liberi. Mission impossibile per questa legislatura al capolinea, sarà un problema altrui. Lo scrive Connie Transirico in un articolo in edicola oggi sul Giornale di Sicilia.
Intanto il report sulle sepolture presenta di nuovo numeri allarmanti. Oltre 1000 le bare in attesa, molte nuovamente lasciate sui pavimenti. «Dopo Pasqua sarà consegnata l'area di cantiere per la collocazione dei 424 loculi prefabbricati - dice l’assessore Tony Sala - . che saranno posizionati lungo i viali Santa Maria e Santissima Trinità. Se non ci sono intoppi, dovrebbero essere pronti in due mesi»
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