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Coniugi palermitani morti in Calabria, lo strazio degli amici: l'ultimo abbraccio prima dell'incidente

Angelo Belfiore e Claudia Ferrari in una foto Fb: amavano i cani come si intuisce da questa immagine

Uno scontro, un impatto devastante ha provocato la morte dei coniugi palermitani Claudia Ferrari, di 56 anni, e di Angelo Belfiore, di 57, così come è devastante la notizia della loro scomparsa per tutti coloro che li conoscevano, per i familiari e per gli amici. Tra loro c'è Vincenzo Leone, un medico che insieme alla compagna Nadia Indovino, aveva condiviso un viaggio e alcuni momenti con le due vittime poco prima del tragico incidente in Calabria, lungo la Statale 106 all'altezza di Sibari. Una strada maledetta dove negli ultimi 25 anni hanno perso la vita 700 persone.

Il racconto di Vincenzo Leone, dopo aver appreso del terribile incidente, è straziante. «Con Claudia e Angelo avevamo fatto la tratta Palermo-Napoli con la nave giorno 7, lieti di esserci incontrati dopo tanto tempo. Avevano deciso, dopo il convegno di Bari, dove stavano recandosi, di ritornare in macchina, facendo delle tappe e "godendosi" quella strada che, inconsapevoli, sarebbe stata la loro tomba! Il loro bellissimo cane Ombra, un bellissimo esemplare di bovaro del bernese, li ha seguiti in quest'ultimo tragico viaggio!».

Nadia aveva conosciuto Claudia Ferrari molti anni prima perchè condividevano una patologia. «Claudia - racconta ancora il dottore Leone - era un'attivista del 'Gruppo malati di Les' (una malattia cronica autoimmune, ndr) e a Palermo era una vera e propria istituzione, riferimento di tutti gli ammalati di Lupus e di malattie autoimmuni in genere, per via della sua attività di volontariato in favore di questi ammalati. Sempre disponibile a farsi carico dei problemi altrui, nonostante lei avesse i suoi. Era conosciuta anche a livello Nazionale per la lotta per il riconoscimento dei diritti ai malati di Les».

Il marito Angelo, invece, era un autista di autobus a Palermo. E oggi su Facebook è stato ricordato dai colleghi nella pagina «Amat Dipendenti Autonomi»: «Era un grande amico e grande collega sempre col sorriso sulle labbra difficile dimenticarlo».

Claudia e Angelo amavano i cani. Ombra era stata il loro ultimo "acquisto", con loro anche nell'ultimo viaggio. «L'incontro al check in del porto di Palermo il 7 aprile è stato l'occasione di una bella rimpatriata - racconta ancora Vincenzo Leone - e la traversata insieme ha offerto l'occasione di rinsaldare amicizia e affetto reciproci». Le due amiche avevano deciso di organizzare un prossimo congresso nazionale a Palermo, impegnandosi a rivedersi presto al ritorno da Bari. «La stessa mattina dell'incidente Nadia ha postato sul profilo Facebook di Claudia il selfie che ci facemmo sulla nave - rivela il dottore Leone -, sottolineando la gioia di averla incontrata e Claudia le rispose: "Certe cose non succedono per caso". È vero: è stata l'opportunità di riabbracciarsi per l'ultima volta».

Il selfie postato da Nadia Indovino con il compagno Vincenzo Leone e i due coniugi Claudia Ferrari e Angelo Belfiore

 

L'ultimo saluto di Nadia Indovino all'amica Claudia e al marito Angelo arriva attraverso Facebook: «Voglio ricordarti come il fiore più puro e delicato che nella mia vita ho mai incontrato! Sei stata la mia forza in un momento dove pensavo di non farcela. Sei stata la mia amica da quando i nostri sguardi si sono incrociati tra quei corridoi dell’ospedale cervello, sei stata la mia musa ispiratrice nei momenti di sconforto!». E ancora: «Amica mia, il nostro saluto su quella nave non è stato l’ultimo perché tu vivrai sempre in me, come un ricordo dolce e puro che nessuno mai potrà cancellare! A te, ad Angelo Belfiore e alla dolcissima Ombra dedicherò sempre un pensiero dolce che terrò sempre caldo nel mio cuore!».

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