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La guardia giurata aggredita a Villa Sofia, la Uil all'Asp di Palermo: «Poco personale»

Il Pronto soccorso di Villa Sofia

«Le aggressioni a Villa Sofia sono ormai all’ordine del giorno, l’Asp intervenga per scongiurare conseguenze ancora più gravi. Non si può garantire la sicurezza del pronto soccorso con un servizio dimensionato sulle esigenze del periodo precedente alla pandemia». Lo scrive in una nota la Uiltucs Sicilia esprimendo piena solidarietà alla guardia giurata aggredita sabato scorso all’ospedale Villa Sofia di Palermo.

«Questa volta la vittima è stata la guardia giurata, altre volte sono stati gli operatori sanitari - dice Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs - Non possiamo permettere che venga messa in discussione la salute del personale che svolge il proprio lavoro con dignità. Questa situazione necessita di un servizio di sicurezza che non è più normale ma straordinario. I parenti dei pazienti sono sempre arrabbiati perché non hanno notizie dei cari e non riescono a vederli, e questo crea continuamente tensioni. Le guardie giurate, pur lavorando solitamente in più unità, spesso si ritrovano da sole. E quotidianamente subiscono le aggressioni fisiche o verbali».

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