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L'arresto di Guttadauro, "il dottore" disprezzava i nuovi boss: "Quattro banditelli da tre lire"

Le nuove leve di cosa nostra non venivano viste di buon occhio da Giuseppe Guttadauro. Il "dottore", ex chirurgo dell'ospedale Civico di Palermo, è stato arrestato ieri (concessi i domiciliari per ragioni di età, avendo superato i 70 anni) insieme al figlio Mario Carlo. Per lui l'accusa è di aver continuato a tessere i rapporti con la mafia palermitana da Roma, dove viveva dopo l'ultima scarcerazione. Per farlo si sarebbe servito del suo figlio minore, il più piccolo dei tre.

Dalle intercettazioni a corredo dell'inchiesta che ha portato al nuovo arresto emergono aspre critiche verso le nuove generazioni di mafiosi, innescate dalla notizia della collaborazione con la giustizia di Francesco Colletti, uomo d'onore poi pentito.

"Ci sono quattro banditelli da tre lire... lo senti? - dice Guttadauro al figlio mentre i carabinieri del Cos che hanno portato a termine l'operazione ascoltano - Questo capo di tutto eh... neanche un giorno di carcere si è fatto e già si è pentito... ecco... ma di che stiamo parlando...".

Il "dottore", in un'altra conversazione spiega al figlio Francesco che un ulteriore colpo di grazia a cosa nostra era stato dato dall'esito del maxiprocesso, facendo riferimento a Salvo Lima che non era riuscito a mantenere le garanzie che aveva precedentemente assicurato. Secondo Francesco, invece, cosa nostra ha bisogno di una nuova figura carismatica per poter riordinare le cose e ripotare l'organizzazione al "vecchio splendore" ("doveva nascere un altro scienziato... deve nascere uno scienziato per fare... ci vuole uno scienziato veto per riordinare i giocattoli").

Guttadauro, nei suoi dialoghi, si dice preoccupato per le rivelazioni del pentito Filippo Bisconti, e parla dell'esigenza, rappresentata apertamente al figlio, di "evolversi" pur rimanendo ancorati ai principi di cosa nostra.

"Ti devi evolvere, hai capito? Il problema è rimanere con quella testa, ma l'evoluzione...". Il dottore dispensava anche consigli ai giovani boss: "Non puoi scendere a livello dei picciutteddi - diceva il maestro all'allievo - non va bene. Devi metterti a un livello diverso".

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