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Palermo, scuole in difficoltà nel gestire i casi Covid. I dirigenti: «Difficile contattare le Usca»

A poco meno di una settimana dalla ripresa delle lezioni, è già emergenza nelle scuole. “La situazione rischia di sfuggire di mano. Temiamo complicazioni ulteriori senza misure correttive. La prossima settimana rischia di paralizzarsi tutto e questo è grave, proprio nel momento in cui alcune scuole si stavano offrendo come sedi anche a sostegno della campagna vaccinare”, dichiarano il segretario generale della Cgil Palermo Mario Ridulfo e il segretario della Flc Cgil Palermo Fabio Cirino, che hanno raccolto le denunce di decine di dirigenti scolastici della città di Palermo, che si trovano a dover arginare una difficile situazione.

Il difficile rapporto con le Usca

In particolare, le difficoltà principale si riscontrano nel rapporto con l’Usca Scuola, ai quali i presidi devono inoltrare tempestivamente le segnalazioni dei casi Covid positivi, attivando procedure di competenza delle istituzioni scolastiche. Procedure che, per diversi giorni, rimangono in attesa di riscontro da parte dei medici di Usca Scuole.
“Comprendiamo che le Usca siano invase da mail e da telefonate e ci chiediamo chi sia il referente Covid nominato per la provincia di Palermo”, chiedono il segretario generale Flc Cgil Palermo Fabio Cirino e il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo, che lanciano un appello alle istituzioni affinché sostengano il lavoro quotidiano dei dirigenti scolastici e di tutta la comunità scolastica "in trincea" in questa fase di recrudescenza pandemica.
“Non basta solo volere, come è giusto, la scuola in presenza. Bisogna creare le condizioni affinché questo avvenga, considerando tutto il sistema e non solo le mere attività didattiche che si svolgono in classe - aggiungono Fabio Cirino e Mario Ridulfo- Le numerose telefonate che stiamo ricevendo da parte dei dirigenti scolastici mostrano le difficoltà operative che stanno vivendo nella gestione dei casi Covid e soprattutto nelle relazioni quasi impossibili con le Usca”.

I dirigenti: "Difficoltà nel contattare i medici"

“Nessun numero telefonico risulta attivo per potere comunicare con i medici e quando Usca Scuole si mette in contatto con noi dirigenti, lo fa con numero privato anonimo- denuncia la dirigente scolastica Rosaria Corona, IC Boccadifalco Tomasi di Lampedusa - I rapporti Usca/istituti scolastici non possono e non devono passare per un canale unidirezionale, tale per cui Usca ci chiama quando e come vuole ma non mette noi nelle condizioni di comunicare tempestivamente con loro. Siamo soggetti con pari responsabilità: Usca Palermo non si può alzare muri creando gravi problemi di gestione per il nostro profilo professionale. I rallentamenti dei provvedimenti di quarantena da parte degli organi competenti paralizzano il sistema scolastico, creando non pochi disagi alle famiglie in riferimento alla gestione dei minori in ddl”.

Classi in attesa dei dispositivi di quarantena da tre giorni

“Nel mio istituto - aggiunge la da Rosaria Corona - ci sono classi in attesa di dispositivi di quarantena da tre giorni. Si rilevano situazioni particolari che richiedono la valutazione tempestiva da parte dell'Usca ma nessuno mi risponde da giorni. Alunni in attesa di conoscere data per tampone T0 che, secondo normativa, dovrebbe venire effettuato in tempi brevi. Il sistema sanitario deve assumersi le sue responsabilità nella gestione dei casi Covid a scuola. Noi come dirigenti possiamo e dobbiamo garantire la didattica in presenza ma Usca Scuole deve garantire tempi celeri di intervento, modalità efficaci di procedure, trasparenza nella comunicazione”. Lunedì prossimo alle ore 15 la Flc Cgil nazionale in un incontro al ministero dell’Istruzione segnalerà tutte le difficoltà evidenziate sul territorio dai dirigenti scolastici su questi ed altri problemi, tra cui la sostituzione del personale non vaccinabile, le indicazioni di alcune Asl e di alcuni assessorati regionali sulle procedure di gestione dei tracciamenti che esulano dalle prerogative di questi organi e sono spesso in contrasto con il dettato normativo, oltre a creare disorientamento nelle famiglie. La Flc Cgil intende chiedere al ministero un intervento per semplificare e chiarire le procedure in carico alle scuole. A fronte delle numerosissime criticità sulla gestione delle procedure previste dal dl 1/2022, in fase di conversione in Parlamento, la Flc Cgil ha proposto ai parlamentari una serie di emendamenti per eliminare le procedure di sorveglianza con testing e didattica mista, precisare le procedure di gestione dell'obbligo di vaccinazione nei casi di intervenuta positività al Covid durante la sospensione e a dare un termine certo alle supplenze attribuite.

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