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Sequestro da 1,3 milioni a Bagheria: nei guai l'avvocato ex M5S Francesco Menallo

L'avvocato Francesco Menallo

Avrebbe usato i fondi della Regione per uso personale. Una accusa pesante per Francesco Menallo, l'avvocato del Foro di Palermo finito nelle maglie dell'inchiesta della guardia di finanza che ha portato al sequestro di beni per 1,3 milioni a carico del professionista.

Menallo, 64 anni, avrebbe trasferito parte dei fondi ricevuti dalla Regione per alcuni corsi di formazione professionale su conti correnti privati o intestati ad altre fondazioni sempre a lui riconducibili, per poi utilizzarli per scopi strettamente personali.

L'indagine delle fiamme gialle riguardava il Fas (Fondazione Assistenza Sociale), con sede a Bagheria, di cui l'avvocato è stato presidente del consiglio di amministrazione e che svolgeva attività nel settore dei corsi di formazione e di aggiornamento professionale, attività integralmente finanziata con fondi regionali ed europei.

Il nome di Francesco Menallo, vicino al Movimento Cinque Stelle, era già finito all'attenzione dei giudici nell'ambito dell'inchiesta sulle cosiddette "firme false". La vicenda è quelle delle firme fasulle presentate nel 2012 a sostegno della lista del Movimento per le elezioni comunali di Palermo. In quella occasione furono condannati 12 imputati su 14 (il processo è in appello ma sono già trascorsi i termini quindi sarà dichiarato prescritto).

L'avvocato Menallo, nella sentenza dell'11 gennaio del 2021, fu condannato a un anno e sei mesi con la sospensione della pena.

AGGIORNAMENTO

L'avvocato Menallo rigetta le accuse e precisa una serie di circostanze che riportiamo in un altro articolo: per leggerlo basta cliccare qui.

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