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Da Mattarella riconoscimenti a quattro medici palermitani per la lotta al Covid

Tiziana Maniscalchi, direttore del pronto soccorso Covid dell’ospedale Cervello e coordinatrice provinciale dei posti letto Covid

A quattro medici palermitani, impegnati nell’emergenza Covid dal marzo del 2020, il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha consegnato alcune onorificenze al merito della Repubblica.

Il direttore sanitario dell’azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello, Aroldo Rizzo, è cavaliere della Repubblica assieme a Tiziana Maniscalchi, direttore del pronto soccorso Covid dell’ospedale Cervello e coordinatrice provinciale dei posti letto Covid. Baldo Renda, direttore della terapia intensiva dell’ospedale Cervello, è commendatore della Repubblica. A Francesco Pitrolo, direttore dell’unità di cardiologia dell’ospedale Cervello, è stata attribuita la massima onorificenza di cavaliere di gran croce al merito della Repubblica.

Maniscalchi e Rizzo hanno ricevuto la lettera dalla prefettura di Palermo e riceveranno l'onorificenza prossimamente in occasione di un evento pubblico. Baldo Renda ha ricevuto il prestigioso riconoscimento la vigilia di Natale direttamente dal presidente. «Sono stato ricevuto dal presidente Mattarella che mi ha convocato a casa sua il 24 dicembre per consegnarmi la prestigiosa onorificenza che onora me e tutti i miei colleghi per i sacrifici e il duro lavoro portati avanti in questi due anni di lotta al Covid, che purtroppo non è ancora finita - dice Renda -. Dal presidente ho ricevuto anche parole di incoraggiamento e di conforto che naturalmente mi hanno enormemente gratificato», conclude Renda.

Felice per i riconoscimenti Walter Messina, direttore generale dell’azienda ospedaliera Ospedaliera Villa Sofia -Cervello. «Apprendo con gioia di questi riconoscimenti - dichiara - che fanno onore alla nostra azienda. Al contempo colgo l’occasione per manifestare più ampiamente un vivo ringraziamento a tutto il personale dei nostri ospedali per l’abnegazione e l’instancabile impegno profuso durante la pandemia».

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