Il maltempo in Sicilia porta sempre con se danni e a subire le maggiori conseguenze sono le strade. Dopo le forti piogge di ieri che si sono abbattute su Palermo e in provincia, alcuni massi sono caduti sulla strada statale 113 "Settentrionale Sicula", nei pressi di Cefalù. Il traffico è provvisoriamente bloccato nel tratto al km 178,600 e sul posto sono giunte le squadre dell'Anas per la gestione della viabilità e per ripristinare appena possibile la circolazione in sicurezza.
E un grosso masso è caduto anche in contrada Fondacazzo, ad Agrigento, sulla strada che collega Villaseta con il centro cittadino. La roccia, venuta giù dalla parete che sovrasta il boschetto, ha invaso la carreggiata e soltanto per una pura coincidenza in quel momento non si trovavano auto in transito.
Non è la prima volta che in Sicilia, subito dopo un nubifragio, cadono massi. Lo scorso 1 novembre, sempre nel palermitano, erano cadute rocce sul paramassi tra Gibilrossa e Ciaculli, sulla strada provinciale 37, mentre a Capo Ali, in provincia di Messina, una frana aveva provocato la caduta di alcuni massi che avevano invaso la sede stradale. Il giorno prima erano cadute rocce sulla carreggiata dell’autostrada A-19 Palermo-Catania.
Sulle strade siciliane, a causa delle abbondanti piogge, non soltanto cadono massi ma, a volte, sono gli stessi piani viabili a franare. Lo scorso 27 novembre, ad esempio, un cedimento del manto stradale si è verificato sulla strada provinciale 4 che collega Corleone a San Cipirello nel palermitano e si è aperta una voragine nei pressi del chilometro 18. E un'ultima frana, in ordine di tempo, si era verificata il 7 dicembre scorso sulla strada provinciale 26 che collega i comuni di Cefalà Diana e Godrano nel palermitano. Un nuovo colpo alla viabilità nella zona dove le vie di collegamento sono in condizioni pietose.
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