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Palermo, Foti eletto segretario generale della Fiom

Francesco Foti

L’assemblea generale della Fiom Cgil Palermo, alla presenza della segretaria generale della Fiom, Francesca Re David, e del segretario generale della Cgil Palermo, Mario Ridulfo, ha eletto questa mattina all’unanimità Francesco Foti segretario generale della Fiom Cgil Palermo. L’assemblea si è svolta nei locali del Porto di Palermo.

Storico rappresentante dei Cantieri navali

Francesco Foti, 47 anni, storico rappresentante Fiom dei Cantiere Navali di Palermo, metalmeccanico sin da giovanissimo, ha iniziato a lavorare come installatore e manutentore elettrico nell’indotto Telecom, per poi transitare all’indotto di Fincantieri, come manutentore elettrico di gru e carri ponte. Nel 1999, superata una selezione, è entrato in Fincantieri come manutentore elettrico.

Da vent'anni nel direttivo Fiom

Dal 2001 è componente del comitato direttivo della Fiom di Palermo e, dal 2006 al 2017, è stato rsu Fiom dello stabilimento. Nel 2008 è entrato nella segreteria provinciale della Fiom.
Protagonista di tante battaglie per il lavoro, approda alla guida della Fiom di Palermo in un momento in cui «è particolarmente importante difendere i diritti dei lavoratori». “È un onore e un orgoglio per me rappresentarvi da lavoratore, perché da lavoratore si capiscono meglio i bisogni dei lavoratori - ha detto Francesco Foti subito dopo l’acclamazione - Ringrazio la segretaria Angela Biondi per il lavoro che ha svolto in questi anni, ricordando anche e il ruolo fondamentale che la Fiom di Palermo ha esercitato in questo periodo difficile, durante la pandemia, sempre a fianco dei lavoratori, in difesa del diritto alla salute e al lavoro».

Re David:"A Palermo manca un'idea di politica industriale"

La segretaria nazionale Fiom, Francesca Re David, ha rivolto parole di apprezzamento per il lavoro e le battaglie svolte dalla Fiom a Palermo. «La Fiom - ha detto - è una categoria che racchiude diversi ambiti. Qui a Palermo abbiamo toccato con mano il risultato dell’assenza di un’idea di politica industriale, che ha portato alla desertificazione, al disimpegno delle imprese, alla fuga dei grandi gruppi e all’impoverimento dei lavoratori. Nell’assemblea organizzativa la Fiom porterà il suo contributo, in particolare per rafforzare la centralità dei delegati sul territorio e la contrattazione collettiva, necessaria in una fase di transizione energetica e industriale. Anche le pensioni sono un argomento importante che a breve affronteremo così come il tema degli ammortizzatori sociali e noi ai tavoli diremo la nostra».

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