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Green pass, a Palermo no ai tamponi gratis ai portuali: "I servizi non si fermeranno"

Conto alla rovescia per l’entrata in vigore dell’obbligo del green pass per accedere ai luoghi di lavoro e tra i settori più critici c’è quello portuale. Il ministero dell’Interno ha inviato una lettera a tutte le prefetture chiedendo di sollecitare i terminalisti affinché “valutino di mettere a disposizione del personale sprovvisto di green pass, test molecolari o antigienici rapidi gratuiti”. La lettera è stata inviata al termine di una riunione di coordinamento interministeriale incentrata sui problemi che potrebbero derivare nei porti italiani da venerdì mattina. È stato precisato che gli operatori economici «potranno valutare, nella piena autonomia, ogni possibile modalità organizzativa ai fini dell’acquisizione del green pass da parte dei dipendenti sprovvisti».

 

Il presidente di Portitalia e Osp: "Regole chiare, le applicheremo"

Giuseppe Todaro, presidente di Portitalia e Osp, precisa che le due società che hanno in gestione i servizi dello scalo portuale palermitano "non si faranno carico dei tamponi ai portuali. Abbiamo valutato la circolare del Viminale di mettere a disposizione del personale test gratuiti. Voglio assicurare che a Palermo non si registrano rischi di compromissione dell'operatività dovuta alla mancanza di lavoratori senza Green pass - continua Todaro - Negli ultimi mesi, abbiamo attivato anche una campagna di sensibilizzazione sui vaccini, e i lavoratori hanno risposto bene, evidenziando un grande senso di responsabilità". Dal 15 ottobre le operazioni di verifica si svolgeranno secondo le direttive decise dal governo. Ci saranno fino a due responsabili per ogni squadra di lavoro per controllare, con l'app fornita dal ministero della Salute, il possesso del Green pass. "Le regole sono chiare - conclude il presidente - e noi le applicheremo: senza green pass non si potrà accedere ai luoghi di lavoro"

 

Il parere del sindacato

"Una volta tanto siamo un'eccezione rispetto al quadro generale, a Palermo specialmente, un porto dove quasi tutti i lavoratori risultano aver fatto il vaccino", è il pensiero di Domenico Seminara, responsabile regionale porti della Filt Cgil.  "C'è stata una massiccia campagna a favore della vaccinazione, sostenuta unitariamente dalle tre organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. Gli ultimi che erano rimasti titibanti ripetto alla vaccinazione, quando hanno sentito nell'aria che potevamo venire fuori situazioni di disagio, sono corsi a vaccinarsi. Al momento non registro  criticità e non ne sono state rilevate, per la parte che rappresento. Ne saremmo venuti a conoscenza e sarebbe nato il problema. Al momento la situazione è piuttosto tranquilla e ben gestita", ha aggiunto Seminara.

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