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Lite sul pagamento degli alimenti: palermitano accoltella l'ex genero

Tentato omicidio e lesioni aggravate in concorso: questa l'accusa che ha portato in carcere un 63enne di Palermo. Ai domiciliari, per lesioni aggravate, è finito, invece, il figlio di quest'ultimo, 33enne. La polizia ha eseguito un provvedimento di custodia cautelare nei confronti dei due incensurati, entrambi residenti nei quartieri “Oreto” e “Falsomiele”.

Il tentato omicidio scaturisce da una rivalità familiare generata dalla separazione in atto tra il genero e la figlia. Sullo sfondo dei dissidi, le reciproche rivendicazioni economiche, quali per esempio la restituzione delle regalie nuziali o il pagamento degli alimenti.

Il primo episodio di violenza si era verificato davanti al portone dell’abitazione: il 63enne aveva accoltellato il genero, intervenuto a far valere le ragioni della figlia, con ferite procurate all’addome ed ai fianchi. L'uomo era stato costretto al ricovero ospedaliero in seguito a lesioni giudicate guaribili in 40 giorni.

I due arrestati, però, non si sono fermati e così, presso il parcheggio di un ospedale cittadino, avrebbero poi bastonato anche due congiunti della vittima, recatisi in ospedale per assistere il familiare. In questo caso, le prognosi per le vittime sarebbero state di 15 e 20 giorni.

Grazie alla visione delle telecamere che hanno ripreso le violenze, alle audizioni di testimoni e di parti in causa e, sulla base dei referti ospedalieri, la polizia ha individuato i responsabili.

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