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Irregolarità sui fondi europei, un imprenditore palermitano deve restituire un milione di euro

Antonio Fabbrizio, 54 anni, imprenditore palermitano per due volte finito nel mirino della magistratura collezionando una condanna in primo grado, un arresto e un sequestro di beni per presunte truffe con i contributi europei, dovrà restituire un milione di euro in solido con la società di cui era amministratore, la Rps Consulting srl. La Sezione giurisdizionale d’appello della Corte dei conti ha infatti respinto il suo ricorso contro la sentenza di condanna emessa lo scorso anno dai giudici di primo grado.

Nel 2008 l’imprenditore aveva messo insieme un pool di aziende ed enti di ricerca presentando al ministero dello Sviluppo economico la richiesta di un finanziamento da 7 milioni di euro per realizzare un impianto per la produzione di biocombustili dai rifiuti. Era stata chiesta l'erogazione della prima rata da 1 milione di euro allegando una fideiussione rilasciata dalla European Insurance Group Limited di Malta e comunicando che la Rps aveva deliberato un aumento di capitale da 500 mila a 5 milioni di euro. Le indagini rivelarono poi che la società assicurativa era stata messa in lista nera dall’Isvap e che la polizza era stata stipulata da un funzionario che aveva fornito false generalità.

Tutti i dettagli della vicenda nell’articolo di Antonio Di Giovanni sul Giornale di Sicilia in edicola.

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