C'è ancora un solido e antico legame tra Torretta, paesino di 4 mila persone, roccaforte di Cosa Nostra e gli Usa, dove vivono i nostri "cugini" americani appartenenti alla famiglia mafiosa dei Gambino.
Come si legge nell'articolo di Mariella Pagliaro nel Giornale di Sicilia di oggi, l’attività investigativa dei carabinieri del comando provinciale, coordinati dai magistrati della direzione antimafia restituisce l’immagine di una rinnovata vitalità della famiglia mafiosa di Torretta che, forte dei suoi legami con gli affiliati americani "puntava a ritornare ai fasti del passato". Il clan è stato decapitato mercoledì dal blitz dei carabinieri ribattezzato Crystal Tower.
Uomo chiave dell'indagine è Christian Calogero Zito, perché, secondo l'accusa della Dda, era lui che si occupava dei contatti con gli Usa. Sul trentaquattrenne Zito pende un ordine di arresto ma è nato e vive negli Stati Uniti. I magistrati gli contestano di avere importato in Italia valuta, utilizzando carte di credito ricaricabili. Un meccanismo che gli avrebbe permesso di importare soldi dall'America in "modo occulto e al riparo da controlli".
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia