«È doveroso ricordare il presidente Alfonso Giordano, che con il suo impegno e con un atteggiamento umile e riservato, ha contribuito a fare la storia giudiziaria del contrasto alle mafie». Così il membro togato Nino Di Matteo, in apertura della riunione del plenum del Csm di questa mattina, ha voluto ricordare Alfonso Giordano, magistrato che fu presidente del collegio dello storico maxiprocesso a Cosa nostra. Giordano è scomparso a 92 anni lunedì scorso.
Un ricordo, questo, a cui si è associato, a nome dell’intero Consiglio, il vicepresidente David Ermini. Anche il procuratore generale della Cassazione Giovanni Salvi, ha voluto ricordare Giordano come «un grande magistrato che ha dato un contributo che rimarrà nella storia della magistratura di questo Paese».
Anche il Tribunale di Palermo rende l’ultimo saluto al giudice Alfonso Giordano: oggi dalle 9, sulla rampa del Palazzo di giustizia, dietro impulso e autorizzazione del presidente della Corte d’appello Matteo Frasca, è possibile, per chi vuole, dare l’ultimo saluto al feretro del presidente Giordano. Lo rende noto il figlio Stefano, avvocato. È stato lui a dare la notizia della scomparsa del padre con un messaggio su Facebook. I funerali si svolgeranno in forma strettamente privata.
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