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Schianto in moto, lacrime per il prof del Nautico di Palermo e per la compagna: un mistero la causa dell'incidente

Renato Cirà, morto nell'incidente di Castellammare con la compagna Teresa Pecoraro

È  un incidente autonomo quello che si è consumato ieri sulla bretella che immette sull’autostrada A-29 Palermo-Mazara del Vallo e che si collega con l’uscita autostradale di Castellammare del Golfo.

Ma si sa poco di quel che è davvero successo ai palermitani Renato Cirà, 62 anni, professore dell'Istituto Nautico, e alla compagna Teresa Pecoraro, 51 anni, morti nell'ennesima sciagura sulle strade siciliane.

La donna è deceduta sul colpo, l’uomo invece, come scrive Michele Giuliano sul Giornale di Sicilia in edicola, era ancora vivo quando i vigili del fuoco lo hanno recuperato dal burrone in cui era precipitato. Il suo cuore però ha smesso di battere poco prima che i soccorritori mettessero in funzione il defibrillatore.

Le cause dell'incidente restano un mistero: una imprudenza dovuta alla velocità, un guasto meccanico, o un malore? La polizia stradale della sottosezione di Alcamo ha provato a ricostruire l’esatta dinamica di quel che è accaduto. Il docente è caduto nel burrone sottostante, la donna invece ha battuto violentemente il corpo sull’asfalto, morendo immediatamente.

Il 62enne si era ricostruito una vita dopo il naufragio del suo matrimonio da cui aveva avuto due figli. Era ben voluto dai suoi studenti per il suo carattere affabile e paterno. Appassionato di bici, oltre che di moto, la scuola organizzerà preso un'iniziativa per ricordarlo come ha annunciato il preside Andrea Tommaselli.

Il suo profilo Facebook è pieno di messaggi di cordoglio da parte di amici e colleghi. Lo ricorda anche l'associazione Le Pantere della Polizia - Bike: "Il ciclismo amatoriale palermitano è in lutto per la grave perdita dell'amico ciclista Renato Cirá ,morto per un grave sinistro stradale. Tutti noi ci stringiamo con un un'immenso abbraccio alla sua famiglia. Siamo sicuri che riuscirà a pedalare anche nell'azzurro sentiero che lo porterà a godere della luce di Dio".

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