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Carabinieri picchiati a Palermo, ingiurie oltre ai pugni. Orlando: "Atto inaccettabile"

La Palermo violenta è tornata alla ribalta con l'aggressione a tre carabinieri in via Magliocco, in pieno centro. Sono stati accerchiati e picchiati da un gruppo di giovani dopo che i militari avevano notato un ragazzo che fumava uno spinello e conservava un involucro in tasca. Il giovane fermato, con l'appoggio di un 28enne, invece di dare i documenti ha inveito contro i tre carabinieri che sono stati accerchiati da altri ragazzi e picchiati.

Un pomeriggio di ordinaria follia, aggravato dalle frasi pronunciate dagli aggressori: "Ti squaglio nell'acido", "Lasciami andare che ti ammazzo", "Ti sputo di nuovo in faccia". Sono dovuti arrivare i rinforzi per calmare le acque. Per i due giovani ieri mattina è stata celebrata l'udienza di convalida. Uno dei due ha detto che nessuno aveva capito si trattasse di carabinieri, l'altro ha negato di avere altre dosi di droga.

Il pm aveva chiesto i domiciliari per entrambi ma il giudice ha ritenuto la misura eccessivamente afflittiva anche in virtù della giovane età e dello stato di incensuratezza.  L'arresto è stato convalidato ma per entrambi è stata disposta la misura dell'obbligo di dimora e il divieto di allontanarsi dalla propria casa dalle 20 alle 8.

Sul caso, l'ennesimo episodio di violenza che coinvolge i giovani e la movida, interviene oggi il sindaco Leoluca Orlando il quale esprime la sua "solidarietà ai tre carabinieri e parla di "un atto violento e inaccettabile". "Ai militari - aggiunge - che ogni giorno con grande senso del dovere garantiscono il rispetto della legalità in città, va la mia vicinanza".

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