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Delitti di mafia a Partinico, una condanna all'ergastolo e un'assoluzione a Palermo

La prima sezione della corte d’assise di Palermo ha condannato all’ergastolo Corrado Spataro, per un omicidio avvenuto a Partinico il 13 luglio 2007: si tratta dell’esecuzione mafiosa in cui perse la vita Giuseppe Lo Baido. Lo stesso Spataro, assieme al fratello Domenico, è stato invece assolto dall’accusa di avere commesso un altro omicidio, quello che - il 2 settembre 2011, sempre a Partinico - vide cadere Giuseppe Cusumano.

I due fatti di sangue, secondo la ricostruzione dell’accusa, rappresentata dai pm Dario Scaletta e Federica La Chioma, furono la vendetta per l’omicidio di Maurizio Lo Iacono, che era stato ucciso il 2 marzo 2005. Il collaboratore di giustizia Sergio Macaluso, fratello naturale della vittima, avrebbe agito assieme a Francesco Lo Iacono (poi a sua volta deceduto), nipote di Maurizio, e con la complicità dei due fratelli Spataro.

Nell’inchiesta, che era una tranche dell’operazione Talea del 2017, contro gli esponenti dei mandamenti mafiosi palermitani di Resuttana e di San Lorenzo, i carabinieri si erano avvalsi, oltre che della collaborazione di Macaluso, anche del contributo di un altro pentito, già braccio destro di Macaluso, Domenico Mammi. Le dichiarazioni dei due coincidevano a proposito del delitto Lo Baido, ma non per quel che riguardava l’eliminazione di Cusumano. A supporto delle affermazioni fatte da Macaluso c'erano anche le intercettazioni effettuate durante le indagini, prima della decisione del mafioso di Resuttana di collaborare con gli inquirenti.

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