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L’omicidio di Cusumano e Lo Baido a Partinico, confermata la condanna di Macaluso

Sergio MACALUSO

È definitiva la condanna di Sergio Macaluso, 48 anni, accusato di concorso nel duplice omicidio di mafia di due partinicesi, Giuseppe Lo Baido e Giuseppe Cusumano. La Cassazione ha respinto il ricorso presentato in appello dal legale dell’imputato, confermando quindi la condanna a 10 anni che era stata inflitta nel febbraio dello scorso anno in appello. In particolate il legale dell’imputato aveva evidenziato a suo parere «l’illogicità della motivazione della corte d’appello nel non riconoscere le attenuanti generiche». La suprema corte ha invece confermato la tesi di secondo grado, riconoscendo anche le argomentazioni che hanno portato a non concedere le attenuanti generiche. Macaluso quindi dovrà scontare 10 anni di carcere, pena oltretutto ridotta in appello per via del rito abbreviato scelto dall’imputato e dall’aver collaborato autoaccusandosi dei due delitti.

Giuseppe Cusumano venne freddato nel 2011 nell’atrio di una palazzina, Lo Baido invece fu ucciso nel 2007 per via della sua vicinanza al boss di Altofonte Domenico Raccuglia. Cusumano venne prima picchiato e poi ucciso con tre colpi di pistola, lasciato senza vita nell’atrio di una palazzina in via Filippo Testa. La vittima, che viveva di lavori saltuari, aver curato una piantagione di marijuana assieme al nipote del boss Giovanni Bonomo. L’altro omicidio su cui è stata fatta luce è quello di Giuseppe Lo Baido, 36 anni, trovato morto nel suo fuoristrada. Nei suoi confronti era stato preparato un vero e proprio agguato, tanto che i killer attesero il suo rientro a casa in modo che parcheggiasse l’auto, quindi venne avvicinato e raggiunto da tre colpi di pistola. Fatti di sangue legati ad una delle tante faide scoppiate in quel periodo a Partinico.

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