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Coppia gay aggredita a Palermo, parla la vittima: "Colpito con calci e pugni, mi urlavano ti sfregio"

«Mi urlavano ti sfregio. Ti sfregio». Stefano ha in faccia i segni dell’aggressione. Ieri sera è stato malmenato da quattro ragazzi palermitani tra i 17 e i 18 anni nella zona di via Maqueda, a Palermo. A scatenare la reazione del branco il fatto che il giovane teneva per mano il suo compagno. Il turista torinese era insieme ad alcuni ragazzi di Bologna che avevano deciso di trascorrere una settimana in Sicilia.

«Sono stato preso a calci e pugni per lunghissimi minuti. Ho avuto molta paura. Tanti erano intorno e nessuno è intervenuto per fermare il branco», ha raccontato. Contro di lui hanno lanciato alcune bottiglie. Nessuna l’ha colpito.

«Adesso siamo al mare. Andremo a Favignana - aggiunge - voglio solo rilassarmi dopo un’esperienza orribile. Già durante il pomeriggio più volte siamo stati insultati. Non pensavo che a Palermo ci fossero tanti pregiudizi nei confronti dei gay. Avevo l'idea di una città più aperta all’integrazione. Invece. Cercavamo un B&B e abbiamo trovato calci e pugni. Siamo stati offesi senza un preciso motivo».

«I quattro ragazzini erano insieme ad altri giovani e c'erano anche delle ragazze. Si sono staccati dal gruppo e hanno iniziato a fare i bulli e insultarci. - prosegue -. Poi sono passati alle mani dopo averci lanciato delle bottiglie». Adesso si attendono gli esiti delle indagini dopo la denuncia presentata alla polizia. Gli agenti della squadra mobile sono già al lavoro da ieri sera per risalire agli aggressori.

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