Ogni droga ha la sua strada. C'è quella dove si spaccia la cocaina, in un'altra il crack e poi ci sono quelle della marijuana e dell'hashish. Lo ha spiegato il dirigente del commissariato di polizia di Brancaccio a Palermo Giuseppe Ambrogio dopo il blitz che ieri ha portato all'arresto di 12 persone.
"Nel quartiere Sperone ci sono diverse famiglie che gestiscono lo spaccio di stupefacenti. In alcune zone la vendita avviene 24 ore su 24. C'è la strada dove si spaccia la cocaina, quella dove si vende il crack, ancora la via della marijuana e quella dell'hashish. Attorno a questo mercato vivono tante persone".
La retata di ieri ha consentito di dare un colpo a una delle zona di spaccio più floride di Palermo: passaggio Giuseppe de Felice Giuffrida. La droga veniva nascosta sotto le auto, nelle aiuole e in un'edicola votiva della Madonna.
Le telecamere piazzate dalla polizia attorno a diversi plessi scolastici hanno permesso di scoprire il florido commercio, un giro di droga da decine di migliaia di euro mensili. Determinanti per le indagini degli investigatori sono state le indicazioni degli acquirenti, a dimostrazione che il muro di omertà si sta sgretolando. Lo stesso questore Leopoldo Laricchia lo ha sottolineato nell'intervista di Vincenzo Marannano sul Giornale di Sicilia in edicola: "Oggi - ha detto - c'è molta più omertà in altre zone del Paese che in apparenza subiscono meno il controllo e la pressione della criminalità organizzata".
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