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Istituti soppressi o accorpati a Palermo e in provincia a settembre: tutte le scuole coinvolte

Il piano non è ancora partito ufficialmente e ha già scatenato le proteste di associazioni, quartieri e piccoli comuni. Dall’Arenella al centro storico, passando per l’isola di Ustica e per alcuni centri delle Madonie, sono 15 le scuole soppresse o accorpate in città e in provincia dal nuovo Piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica varato il 10 marzo scorso e le cui linee guida sono state pubblicate proprio in questi giorni dall’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla. Una piccola rivoluzione, quella che partirà a settembre col nuovo anno scolastico, che in ter- mini pratici significa anche meno autonomia, meno servizi e meno posti a disposizione per personale amministrativo e presidi.

In città gli istituti coinvolti sono quattro. Due, il comprensivo Karol Wojtyla di via dell’Arsenale e l’istituto Arenella, saranno soppressi per formare un nuovo istituto comprensivo con un’unica struttura amministrativa. Il Nuccio-Verga di piazza dell’Origlione, all’Albergheria, sarà invece aggregato (perdendo anche il nome) all’istituto comprensivo Lombardo Radice Mazzini. A nulla sono serviti gli incontri sollecitati da Anief e sindacati ma anche gli appelli, lanciati a vari livelli, prima che il piano entrasse in vigore. Nella riunione dello scorso mese alla Regione era infatti emersa l’amarezza dei rappresentanti della prima circoscrizione e dell’assessore comunale Giovanna Marano "per non avere preservato la specificità e l’importanza della scuola nel quartiere dell'Albergheria, realtà territoriale nella quale tutte le forze istituzionali, sociali ed educative compiono quotidianamente sforzi enormi per contrastare l’alta dispersione scolastica e dove l’istituto Nuccio-Verga ricopre un ruolo centrale e di riferimento per tutte le famiglie".

Non è andata meglio alla piccola scuola di Ustica, già penalizzata per la sua condizione di insularità (e irraggiungibilità), che è stata accorpata al Convitto Falcone con pesanti risvolti, dicono i sindacati, anche per il personale scolastico. Spulciando il prospetto della Regione si trovano una serie di accorpamenti soprattutto sulle Madonie, dove l’istituto comprensivo Petralia Soprana concentrerà le scuole del primo ciclo e dell’infanzia dei comuni di Petralia Soprana, Petralia Sottana (che sarà soppresso), Blufi e Bompietro; l’istituto comprensivo di Castellana Sicula raggrupperà an- che quelli di Alimena e Polizzi Generosa; il comprensivo di Gangi accoglierà anche quello di Geraci Siculo; quello di Castelbuono concentrerà le scuole del primo ciclo e dell’infanzia di Castelbuono e Isnello; mentre al comprensivo di Campofelice di Roccella farà capo anche Lascari; Cefalù accorperà Gratteri; Pollina con San Mauro Castelverde; Collesano con Scillato, Montemaggiore con Aliminusa e Sciara e Caltavuturo con Sclafani Bagni. Brinda, se così si può dire, solo il plesso di Scienze Umane di Caccamo, attualmente dipendente dal Liceo Ugdulena di Termini Imerese, che conquista l’autonomia come Nuovo Istituto Superiore di Caccamo.

Tutte le istituzioni cessate, come recita la circolare della Regione, perderanno la loro autonomia e la personalità giuridica. I consigli di istituto in carica decadranno il 31 agosto prossimo e nelle more di nuove elezioni l’Ufficio scolastico nominerà un commissario straordinario con poteri in materia amministrativo-finanziaria

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