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Palermo, più di mezzo mese in zona rossa. Commercianti furiosi: "Altri danni, noi agnelli sacrificali"

Almeno sedici giorni di zona rossa per Palermo. Tre già trascorsi, ne restano altri tredici fino al 22 aprile, giorno in cui scade la nuova ordinanza firmata ieri dal presidente della Regione Nello Musumeci e che riguarda anche tutti i comuni della provincia.

Per buona parte del mese dunque i palermitani dovranno convivere con le massime restrizioni. E non si escludono ulteriori provvedimenti per il weekend del 25 aprile, giorno di scampagnate che difficilmente saranno consentite.

La zona rossa prorogata per Palermo e istituita per il resto della provincia è frutto del boom di contagi che anche ieri, secondo il bollettino, hanno raggiunto livelli di massima allerta: 471 nuovi positivi in un solo giorno.

La proroga ha però riacceso la rabbia dei commercianti, che erano già sul piede di guerra dopo la prima ordinanza che indicava come data di scadenza della zona rossa il 14 aprile. "Questo inutile prolungamento della zona rossa a Palermo servirà solo a produrre nuovi danni economici e - probabilmente - a coprire le inettitudini e le inefficienze di chi, dopo oltre un anno, non riesce a governare l'emergenza, nonostante siano state immesse risorse importanti per la gestione sanitaria e sia sotto gli occhi di tutti lo sforzo commovente dei medici e del personale sanitario in trincea. Le aziende sono state trattate come agnelli sacrificali", dice Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo, che ha riunito il consiglio direttivo della Federazione che riunisce 53 associazioni di categoria, tra le più colpite dai provvedimenti restrittivi.

"Il diritto alla salute - aggiunge Di Dio -  deve convivere con il diritto al lavoro e all'impresa. La campagna vaccinale, che procede troppo lentamente, è lo specchio della situazione a oltre un anno dall'inizio della pandemia. Vi diamo noi qualche numero preso dalle fonti ufficiali. In Sicilia finora sono state somministrate soltanto 627 mila prime dosi e, con la media degli ultimi sette giorni, la somministrazione della sola prima dose finirebbe tra 371 giorni, per la precisione il 14 aprile del 2022. Questo è l'unico dato certo, tutto il resto fa parte delle troppe chiacchiere di chi, a tutti i livelli, non ha dimostrato né capacità né sensibilità adeguate al ruolo che ricopre".

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