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Zona rossa rafforzata per 3 giorni, ecco i divieti di Pasqua a Palermo: stop a scampagnate e jogging

Foro Italico di Palermo vietato dal 3 al 5 aprile

Tre giorni di divieti a Palermo. Oltre alla zona rossa voluta dal governo nazionale, nel capoluogo ci sono altre restrizioni stabilite da un'ordinanza del sindaco Orlando. Vietato accedere a piedi, dunque interdette al transito dei pedoni, la Favorita, le spiagge da Sferracavallo ad Acqua dei Corsari, il Foro Italico e tutte le ville comunali.

Nessun divieto per il transito veicolare nel parco della Favorita, anche se verrà istituito il divieto di sosta. Polemiche soprattutto tra gli sportivi che per tre giorni dovranno rinunciare alla quotidiana corsa se non vorranno incorrere in una multa che va dai 400 ai mille euro.

"Voglio precisare che dal 3 al 5 aprile tutta l'Italia è in zona rossa, questo significa - dice il sindaco in un articolo di Mariella Pagliaro sul Giornale di Sicilia in edicola - che non si può uscire da casa se non per le eccezionalità previste dal decreto nazionale. Motivi di salute urgenti prima di tutto. In zona rossa bisogna restare a casa applicando anche tutte le regole di buon senso che ogni cittadino deve avere".

Ma anche le mega riunioni a casa di parenti saranno vietate. Dal 3 al 5 aprile sarà consentito recarsi a casa di parenti e amici una volta al giorno nella regione di residenza dalle 5 alle 22, ma potranno farlo massimo due persone più i figli minori di 14 anni e le persone disabili conviventi o non autosufficienti.

Nel dettaglio, a Palermo dal 3 al 5 aprile non si potrà accedere a piedi e quindi passeggiare nelle aree vietate: parco della Favorita, le spiagge da Sferracavallo ad Acqua dei Corsari, il Foro Italico e tutte le ville comunali (Villa Giulia, Giardino Inglese, Villa Trabia e Villa Niscemi). Non si potrà dunque andare in spiaggia per prendere il sole o praticare sport, non si potrà accedere nei parchi per fare jogging. Si potrà passeggiare con il proprio cane ma solo intorno alla propria abitazione e comunque non nelle aree interdette. "È comunque sempre consentito - si legge testualmente nell'ordinanza - il raggiungimento delle abitazioni private e per comprovate esigenze lavorative". I controlli contro i trasgressori, secondo quanto prevede il piano disposto in prefettura, saranno molto rigidi.

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