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Ex chimica Arenella, condannati 3 dirigenti del Comune di Palermo

Tre dirigenti del Comune di Palermo sono stati condannati a sei mesi ciascuno per omissione in atti d'ufficio per il caso dell’ex Chimica Arenella: lo ha deciso il tribunale del capoluogo siciliano, che ha accolto le tesi del pm Maria Rosaria Perricone.

L’accusa aveva ritenuto che nell’area della fabbrica dismessa di Vergine Maria fossero stati abbandonati senza controllo rifiuti speciali e amianto, creando così situazioni di grave pericolo. Gli imputati condannati sono Salvatore Badagliacca e Claudio Li Vigni, che diressero in periodi diversi il settore Edilizia pericolante della Protezione civile comunale, e Francesco Fiorino, che coordina il servizio Ambiente. Per tutti la pena è sospesa.

L’unico assolto è Vincenzo Arata, tecnico della Protezione civile. Era stato processato a parte - e assolto in abbreviato - anche un altro dirigente dell’amministrazione guidata dal sindaco Leoluca Orlando (testimone nel processo), Francesco Mereu, responsabile della Protezione civile comunale. La sentenza di oggi è stata pronunciata col rito ordinario dalla terza sezione del tribunale, presieduta da Fabrizio La Cascia.

I tre imputati condannati (per i quali erano state chieste pene leggermente più elevate) sarebbero stati responsabili di ritardi e di interruzioni dell’opera di bonifica. Furono i vigili a rilevarlo, con un accesso risalente al febbraio di sette anni fa, che rivelò come l’area fosse una sorta di bomba ecologica.

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