Scoperti dalla guardia di finanza altri due "furbetti" del reddito di cittadinanza a Palermo e Corleone. Dai controlli dei militari della tenenza di Corleone, in stretta sinergia e collaborazione info-operativa con l’Inps, sono emerse le responsabilità di due soggetti percettori illecitamente del sussidio.
Nel primo caso si tratta di una donna che aveva omesso di dichiarare che nei due anni precedenti alla presentazione della domanda era stata iscritta come cittadina italiana residente all’estero. Il secondo caso invece riguarda un uomo la cui coniuge era titolare di unità immobiliari, il cui valore ai fini Imu superava i requisiti massimi (fissati a 30 mila euro) entro i quali era possibile richiedere il beneficio.
La guardia di finanza ha denunciato i due alla procura della Repubblica di Palermo e di Termini Imerese e hanno proceduto, in uno dei due casi, al sequestro preventivo della card del reddito di cittadinanza, segnalando gli indebiti percettori all'Inps per l’irrogazione delle sanzioni amministrative di revoca del beneficio e per il recupero delle somme già indebitamente percepite, complessivamente pari a 16.843 euro.
Soltanto due giorni fa a Lercara Friddi, sempre nel Palermitano, i carabinieri avevano scoperto trenta persone, di età compresa tra i 20 e gli 80 anni, percettori del reddito di cittadinanza grazie a dichiarazioni false o incomplete nella dichiarazione sostitutiva unica. I trenta denunciati, 22 donne e 8 uomini, avevano intascato indebitamente 235 mila euro.
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