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Scuole chiuse a Palermo per due giorni, ordinanza di Orlando dopo l'aumento dei contagi

Scuole chiuse a Palermo per due giorni, venerdì e sabato. Con un'ordinanza il sindaco Leoluca Orlando ha deciso lo stop agli istituti scolastici di ogni ordine e grado della città, inclusi quindi scuole dell’infanzia e gli asili nido. Un provvedimento deciso dal primo cittadino a seguito del "preoccupante" aumento dei contagi, che vede Palermo, con 474 nuovi positivi oggi, la provincia più colpita della Sicilia. E non si esclude che la chiusura possa essere prolungata.

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La chiusura - viene precisato nell'ordinanza - è adottata "nelle more che vengano emanati i provvedimenti del Governo nazionale e di quello regionale". Ma è stato anche precisato successivamente che "il provvedimento dispone la chiusura delle scuole e non già la mera interruzione delle attività didattiche in presenza". In sostanza il provvedimento esclude le attività che comportino l'apertura dei plessi scolastici ma non vieta la dad. "Il provvedimento - si legge in una nota del Comune - tiene infatti conto, come chiaramente indicato in premessa, delle previsioni normative sulla dad. L'amministrazione comunale non ha infatti alcuna competenza relativa alla organizzazione dell'attività didattica, che può quindi proseguire regolarmente ove si svolga interamente a distanza".

Non è escluso che la chiusura delle scuole possa essere prolungata. Il provvedimento potrebbe infatti essere prorogato "nel caso del perdurare della situazione emergenziale", si legge nel testo, mettendo quindi nero su bianco la possibilità di tenere chiuse le scuole qualora i contagi contuino ad aumentare.

Già ieri il primo cittadino aveva annunciato di essere pronto a chiudere le scuole della città.

"È necessario - dichiara Orlando - adottare ogni utile provvedimento che serva a limitare le esigenze di spostamento e il rischio di assembramenti e in qualità di sindaco ho appena firmato quello che mi è, allo stato, possibile adottare.Restiamo in attesa che dai governi nazionale e regionale arrivino indicazioni chiare e univoche su come affrontare questa nuova ondata. Una nuova ondata che è la conseguenza di comportamenti purtroppo spesso superficiali delle scorse settimane; comportamenti che è necessario evitare e, ove possibile, prevenire e contrastare perché al più presto possa finire questo incubo che ha provocato troppi lutti, troppe sofferenze".

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