Due macchine, una motoape, saracinesche di negozi, una baracca di frutta e verdura. Sono una decina gli incendi in poco più di un mese registrati a Brancaccio e molti, come riporta Leopoldo Gargano in un articolo del Giornale di Sicilia in edicola, nemmeno denunciati.
Sono i messaggi che il racket lancia a Brancaccio e vista la crisi che sta attraversando in questo momento il commercio ecco che molti, probabilmente, non possono pagare in un territorio dove, qualche anno fa, nel corso di un’indagine antimafia della Dda, una microspia captò una frase: "Qui pagano anche i chiodi".
E così a partire dall’inizio dello scorso mese, tanti piccoli attentati hanno fatto capire soprattutto ai commercianti della zona che la cosca non ha intenzione di mollare la presa. La scia di roghi notturni e intimidazione è andata avanti fino ai primi giorni del mese, poi improvvisamente si è interrotta.
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