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Coronavirus, morto brigadiere capo dei carabinieri: era alla radiomobile di Partinico

È morto nella notte, a causa delle complicanze di una polmonite da coronavirus, il brigadiere capo Nicandro Di Santo, 55 anni, addetto all’aliquota radiomobile della compagnia di Partinico. Il Comandante Generale e tutta l’Arma dei Carabinieri si stringono compatti intorno alla moglie, e in particolare alle due figlie.

Il militare, entrato nell’Arma nel 1984, dopo aver prestato servizio presso la stazione di San Cipirello (in provincia di Palermo) e Pantelleria è stato impiegato presso l’allora 12esimo battaglione 'Sicilia' per poi approdare all’aliquota radiomobile della Compagnia di Partinico dove da oltre dieci anni, ricorda il Comando Generale, "ne pattugliava le strade e, senza paura, affrontava giorno e notte le emergenze e le richieste di aiuto, aiutando e confortando chiunque aveva necessità: un esempio per i colleghi e per un punto di riferimento per la popolazione, racchiuso in una vita dedicata all’Istituzione ai cittadini e alla famiglia".

Sul profilo Facebook dei carabinieri un omaggio: "Il Brig. Ca. Nicandro Di Santo dal 1984 svolgeva il proprio servizio in provincia di Palermo: prima la Stazione, poi il Battaglione, infine il Radiomobile. Ora non potrà più servire i cittadini panormiti: il Covid-19 lo ha portato via. Nicandro: continueremo a farlo noi per te, noi con te. Una abbraccio commosso alla tua famiglia. Ciao Nicandro".
"La notizia della scomparsa del Brigadiere Capo Nicandro Di Santo ci addolora profondamente. Esprimo alla moglie e alle due figlie di Nicandro il mio sentimento di vicinanza e di cordoglio". A dirlo il sottosegretario alla Difesa, Giulio Calvisi, in merito alla scomparsa del sottufficiale dei Carabinieri avvenuta nella notte a causa delle complicanze di una polmonite da coronavirus. "Al Generale Giovanni Nistri e a tutta l’Arma dei Carabinieri, rinnovo la stima e la vicinanza di tutti gli italiani per la preziosa e quotidiana opera di contrasto alla diffusione del Covid-19. Un contributo fondamentale che tutti gli uomini e le donne dell’Arma mettono in campo con elevata professionalità e spirito di servizio, a favore dei cittadini", conclude Calvisi.

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